Cultura, motore dello sviluppo economico italiano

C’è la volontà di rilanciare la cultura come motore economico del paese, con misure che alternano investimenti e rigore gestionale, attenzione ai giovani e più ampia fruibilità di prodotti culturali. Nella presentazione del decreto legge “Valore Cultura” sono stati annunciati interventi di grande rilievo, frutto anche delle indicazioni fornite da senatori e deputati del Pd nel corso di varie audizioni. Si va dai proventi di biglietti e merchandising di musei e siti culturali che tornano al Mibac, restituendo finalmente linfa economica da redistribuire al settore, al fondo speciale di 75 milioni per le Fondazioni lirico-sinfoniche in crisi, abbinato a rigore amministrativo e interventi per il risanamento economico.
Un decreto che prevede investimenti importanti ma anche rinnovato rigore, come un iter speciale per le fondazioni lirico sinfoniche in crisi, con l’obbligo di presentare un piano di risanamento, la riduzione sino al 50% del personale tecnico-amministrativo, per cui si potrà ricorrere alla mobilità, e l’interruzione dei contratti integrativi. Interventi duri, ma necessari per evitare il tracollo di molti di realtà prestigiose, penso al Maggio Musicale Fiorentino e alla necessità, che ben conosciamo di interventi radicali che consentano la sua sopravvivenza. Positivo anche lo stanziamento di 8 milioni per il completamento del Progetto Nuovi Uffizi, un intervento che la città di Firenze attende ormai da troppi anni. Il Decreto imposta un rilancio importante che, come Pd, ci impegniamo ad arricchire, chiedendo un ulteriore sforzo al Governo quando si presenterà alle camere per la conversione.
governo Letta, Maggio Musicale