Skip to main content
Enrico Rossi e Francesco Bianchi

Maggio Musicale: contrordine, gli stipendi saranno pagati

Enrico Rossi e Francesco Bianchi
Enrico Rossi e Francesco Bianchi

FIRENZE – Contrordine. Gli stipendi di luglio dei dipendenti del Maggio Musicale Fiorentino sono salvi e verranno pagati. Venerdì sera il commissario straordinario Francesco Bianchi aveva dichiarato che gli importi non erano nella disponibilità della Fondazione del Maggio, perché il contributo della Regione era stato versato su un conto corrente sbagliato. Ne era nata una polemica a distanza con il presidente della Regione Enrico Rossi, secondo il quale non c’era stato nessun errore, alla quale Bianchi aveva controreplicato: «Rossi ha perso un’occasione per stare zitto». Ma nessuno intanto aveva detto come rimediare al fatto che i dipendenti fossero senza stipendio.

Ieri invece la nuova precisazione di Rossi. «Essendomi interessato alla soluzione del problema – dice il governatore in una nota – mi risulta che già nella mattinata di ieri (venerdì ndr) la banca avrebbe dato la disponibilità a traferire le risorse alla Fondazione. Quindi i lavoratori saranno pagati. Le polemiche del commissario Bianchi sono davvero inspiegabili».

Il commissario dal canto suo non se la lascia dire e ritorna «per l’ultima volta sull’inutile polemica» del presidente Rossi. «Dopodiché – dice – se la canti e se la suoni come vuole, premettendo che le mie precisazioni non vogliono mancare di rispetto alla sua persona e all’istituzione che, allo stato, rappresenta». «Nonostante le istruzioni – spiega Bianchi – i pagamenti sono arrivati su due conti diversi: 354.000 su un conto, quello giusto, 590.000 e 88.500 su uno sbagliato che nessuno, in Fondazione, aveva indicato alla Regione Toscana». «Quanto al suo interessamento per sbloccare la vicenda – incalza ancora Bianchi – è arrivato fuori tempo massimo. Se ne è interessato solo stamani (sabato? o venerdì come dice Rossi n.d.r) con il capo area del Gruppo Bancario sul cui conto la Regione ha erroneamente inviato parte dei soldi. La situazione – conclude Bianchi – si era già sbloccata venerdì (ma non si era più in tempo per dare la disposizione di pagamento) quando il direttore generale della banca in questione mi ha confermato il nulla osta a sbloccare i fondi: troppo facile, quindi, e troppo comodo intestarsi i meriti altrui».

L’ultima –per ora- puntata di questa rovente telenovela di un sabato d’Agosto è del presidente Rossi. «Vedo che il commissario Bianchi – dice il governatore in tarda serata – continua ad intervenire sulla stampa come se fosse un esponente politico, esorbitando dalle sue funzioni specifiche e attaccando solo la Regione Toscana, che finanzia il Maggio come il Comune di Firenze, pur senza averne la governance, e che si è opposta a ogni ipotesi di liquidazione della Fondazione, tanto cara al commissario». «Mi permetto di dargli un suggerimento – conclude Rossi – faccia il tecnico, lavori e porti a casa dei risultati concreti».

Risolta a quanto sembra la questione stipendi di luglio, resta viva dunque la polemica non tanto tra Regione e Maggio Fiorentino, ma – a quanto sembra – proprio tra Enrico Rossi e Francesco Bianchi. Quest’ultimo, come noto, è fratello dell’avvocato Alberto Bianchi, presidente di «Big Bang» la fondazione vicina al sindaco di Firenze Matteo Renzi. È stato nominato il 1 febbraio 2013 dall’allora ministro Lorenzo Ornaghi. Il mandato di Bianchi era -per legge – di sei mesi, rinnovabile. Scade dunque in questi giorni. Probabilmente il nocciolo della polemica è tutto qui. 

Maggio Musicale


Sandro Addario

Giornalista

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741