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Filosofia / Maupertuis e il calcolo della felicità

Fabrizio Verde ricostruisce una contesa che divise i grandi pensatori illuministi

Firenze, 8 agosto 2013 – “La Felicità è la somma dei beni che restano dopo la sottrazione de’ mali. L’infelicità è la somma dei mali, che restano dopo la sottrazione de’ beni”. Calcolare felicità e infelicità considerando la durata e l’intensità di ogni piacere e di ogni dolore: questo sosteneva Maupertuis, scienziato e filosofo francese, una delle figure più importanti dell’Illuminismo. Su di lui è incentrato il saggio di Fabrizio Verde “La polemica in Italia sul ‘Saggio di Filosofia morale’ di Maupertuis” (pp. 88, euro 10), in uscita per Polistampa nella collana di filosofia «Il Diaspro / Piccola Biblioteca de La Fortezza». Pierre Louis Moreau de Maupertuis (1698-1759) fu uno dei pensatori più originali del XVIII secolo. Anticipatore del principio della separazione dei poteri di Montesquieu, nonché delle teorie sull’evoluzione di Darwin, adottò il concetto del conto geometrico dell’etica esposto precedentemente da Spinoza. La sua concezione di felicità, contenuta nell’”Essai de philosophie morale” del 1749, prevedeva che i dolori superassero sempre i piaceri: per questo solo la religione, che proietta l’uomo nell’attesa di un’altra vita sottraendolo ai mali di questa, può essere garanzia di felicità. La teoria diede origine a un’aspra polemica tra il teologo domenicano Casto Innocente Ansaldi e il filosofo Francesca Maria Zanotti. Quest’ultimo nel suo “Ragionamento” (1749) rifiutava la premessa edonistica su cui si basava l’”Essai”, insistendo sulla eterogeneità dei piaceri che impediva il calcolo maupertuisiano e negando la troppo rigida distinzione tra soluzione stoica e soluzione cristiana della vita morale. Fabrizio Verde (Napoli 1956), storico della filosofia, ha pubblicato i saggi “Eros e Psiche” e “Acropoli 1980” (1973), oltre al romanzo “Trasformazione” (1977). In questo suo nuovo lavoro conduce un’analisi erudita e rigorosa, ricostruendo tutti gli aspetti di una “contesa” che tra il 1754 e il 1757 arrivò ad appassionare molti illustri scrittori e pensatori dell’epoca.

Gherardo Del Lungo (335 1373725) Eventi Pagliai s.r.l. tel. +39 055 7378721 fax +39 055 7378762 press@eventipagliai.com

L’archivio dei comunicati è consultabile sul sito www.firenzepost.it

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