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Mps, semestre in rosso ma cala la perdita

L'ad di Mps Fabrizio Viola
L’ad di Mps Fabrizio Viola

SIENA – La banca un anno fa perdeva 1.500 milioni, perdita che si è ridotta a 380 milioni, frutto, secondo gli amministratori, del risultato delle azioni messe in campo in questi mesi. Ambienti finanziari sostengono che gli analisti si attendevano ancor di più.

Restano inevitabilmente in rosso i conti per il primo semestre del Monte dei Paschi di Siena, ma la perdita netta cala. «Il profilo patrimoniale finanziario della banca -ha precisato l’ad Viola presentando i dati- nel passato è stata fonte di diversi problemi. Ma adesso la banca è più solida, e abbiamo lavorato perché questo sia percepito dal mercato».

Viola ha rilasciato una dichiarazione anche sui rapporti con l’Ue: «Siamo a disposizione e siamo pronti a recepire indicazioni volte a migliorare il nostro piano industriale sotto forma di ristrutturazione».

A giugno il patrimonio di vigilanza del gruppo Mps si è attestato a 14.387 milioni di euro, le attività ponderate per il rischio sono risultate pari a circa 87.800 milioni. Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali il core tier 1 ratio (comprensivo dei 4.071 milioni di nuovi strumenti finanziari – Monti bond) è risultato pari all’11% (8,9% al 31 dicembre scorso). Il tier 1 ratio all’11,7% (9,5% a fine 2012 ) e il total capital ratio al 16,4% (13,7%).

Il margine della gestione finanziaria e assicurativa del gruppo si è attestato a circa 2.189 milioni di euro, registrando una flessione del 13,2% sul primo trimestre 2013 (circa 155 mln di euro in meno) e del 22,1% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Il margine di interesse è risultato pari a circa 1.084 mln di euro, in flessione del 35,2% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente (-26,8% su basi omogenee), con un contributo del 2° trimestre 2013 di circa 486 milioni di euro in calo del 18,5% sul 1° trimestre 2013.

Al 30 giugno i volumi di raccolta complessiva del gruppo si sono attestati a circa 242 mld di euro, in calo dell’1,8% sul saldo di fine marzo 2013, per l’effetto combinato della crescita della raccolta diretta (+1,3%) e della riduzione della raccolta indiretta (-5,5%). Rispetto a giugno 2012 la raccolta complessiva si pone in flessione del 7,6%. Intanto la Fondazione Mps scarica ogni responsabilità per gli scandali degli ultimi anni sugli ex vertici: «Parte del top management di Banca MPS forse inadeguato e/o infedele, e che è attualmente sottoposto a indagini da parte della Magistratura e degli organi di controllo, ha violato il rapporto fiduciario con la Fondazione -è la dura sottolineatura della Deputazione- e bene ha fatto la Deputazione amministratrice a condividere prima l’azione di responsabilità intrapresa dalla Banca e poi a promuovere ogni iniziativa verso soggetti responsabili di un danno patrimoniale così rilevante».


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Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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