Carabinieri, via il corso per 490 nuovi marescialli

FIRENZE – Quattrocento novanta nuovi marescialli dei Carabinieri, tutti giovani dai 21 ai 25 anni, sono arrivati in questi giorni a Firenze per frequentare l’ultimo anno del I° corso triennale della Scuola Marescialli e Brigadieri. E qui la prima novità: non si chiamano più «allievi marescialli» perché il grado lo hanno già avuto al termine del secondo anno appena concluso presso la sede di Velletri dell’istituto di formazione dell’Arma. La seconda novità è proprio il prolungamento di un anno (tre anziché due come in precedenza) del loro iter formativo, dove seguiranno studi di livello universitario conseguendo, tra l’altro, la laurea in Scienze Giuridiche della Sicurezza con corsi curati dalle Università di Firenze e quella romana di Tor Vergata.

«Tutto questo consentirà ai nuovi marescialli di avere una preparazione ad alto contenuto specialistico, tanto da poter essere impiegati in tempi molto ravvicinati direttamente al comando di una delle oltre 5000 stazioni dell’Arma presenti sul territorio nazionale o alla guida di singole unità dell’organizzazione mobile e speciale» dice il generale di divisione Aldo Visone, comandante della Scuola, che ieri ha fatto visita ai «nuovi arrivati» per augurare buon lavoro in un anno che per tutti loro sarà determinante prima del loro impiego operativo.
Un debutto in prima linea, i nuovi marescialli lo hanno comunque già avuto. «Sono stati impiegati per circa tre settimane – sottolinea il generale Visone – al termine del loro secondo anno presso comandi di stazione in tutta Italia, dove non solo hanno potuto avvicinarsi alla realtà che li vedrà protagonisti a breve ma, in non pochi casi, si sono già brillantemente distinti in operazioni di servizio».
Sarà un prezioso «serbatoio» anche per la città di Firenze quello di avere 490 marescialli in città. Pur destinati totalmente a fare gli «studenti», sono sempre centinaia di militari che durante (le non molte) ore di libera uscita saranno comunque presenti per le strade cittadine e negli esercizi pubblici. Un occhio vigile in più, che di questi tempi non fa certo scomodo. Senza contare che in casi di particolare gravità ed urgenza potrebbero anche essere impiegati per temporanei servizi di ordine pubblico, come talvolta è successo in passato, a supporto dei reparti istituzionalmente preposti. E i mondiali di ciclismo, tanto per fare un esempio, sono alle porte.
Sono circa un’ottantina le donne maresciallo che fanno parte del «contingente» del nuovo corso, una figura sempre più presente sul territorio a contatto con le quotidiane esigenze dei cittadini: dalla pattuglia del Radiomobile in costante attività nei piccoli centri come nelle grandi città, alle Centrali operative del 112, alla storica figura del comandante di Stazione, ruolo determinante ed insostituibile della presenza dei Carabinieri in mezzo alla gente.
Il corso è intitolato al Luogotenente Marco Coira, medaglia d’oro al valor militare. Già comandante di stazione e libero dal servizio, in borghese e disarmato, aveva affrontato nel gennaio 1999 alcuni rapinatori di un pubblico esercizio a Roma che per darsi alla fuga avevano risposto ferendolo gravemente a colpi di pistola. Le sue indicazioni furono però determinanti per la successiva cattura dei malviventi. Non è escluso che il «padrino» del corso, oggi in pensione, raggiunga presto i nuovi marescialli «fiorentini» per conoscerli e portare loro la propria esperienza di vita.
