Meredith, Raffaele Sollecito parteciperà al processo di Firenze

FIRENZE – Raffaele Sollecito si trova a S.Domingo per un breve periodo di vacanza ma tornerà presto in Italia per partecipare al nuovo processo di appello per l’omicidio di Meredith Kercher, in programma da lunedì prossimo a Firenze. «Abbiamo rispetto delle istituzioni e mio figlio non intende fuggire. Stiamo lavorando senza sosta per dimostrare in aula la sua innocenza» ha detto il padre Francesco.
«Raffaele sta cercando di ritrovare sé stesso, un po’ di serenità dopo le difficili vicende degli ultimi anni –ha detto il padre- Se le cose nel processo andranno come abbiamo preventivato potrebbe partecipare già a quelle in programma alla fine del mese prossimo. A metà ottobre ha comunque in programma di partecipare ad una trasmissione tv. Di persona nel nostro Paese, non certo collegato dall’estero. Vogliamo difenderci nel processo e per questo i difensori di mio figlio, gli avvocati Giulia Bongiorno e Luca Maori, con tutti i loro collaboratori, hanno rinunciato alle ferie per mettere a punto la difesa. Lo stesso ho fatto io, per cercare di supportarli in tutti i modi. Siamo infatti assolutamente convinti dell’assoluta innocenza di Raffaele».
Condannato in primo grado insieme ad Amanda Knox per l’omicidio di Meredith Kercher (compiuto a Perugia nella notte tra l’1 ed il 2 novembre 2007), il giovane pugliese e la studentessa americana sono stati assolti in appello. La Cassazione ha però annullato quest’ultima sentenza trasferendo per questioni procedurali il processo dal capoluogo umbro a Firenze. I due ex fidanzati si sono sempre proclamati estranei al delitto.

Amanda Knox invece ha ribadito che non tornerà in Italia, ma si è detta pronta a sottoporsi alla macchina della verità per provare la sua innocenza. La 26enne americana è stata intervistata dalla emittente britannica Itv. «Mi andrebbe bene sottopormi al test della verità -ha detto la Knox parlando da Seattle- Farei di tutto per provare la mia innocenza. Non penso che però sia necessario, ma come ho detto, sto facendo tutto quello che posso per provare la mia innocenza». Nel corso dell’intervista, Amanda ha anche ribadito di aver paura del sistema giudiziario italiano perché è stata già «imprigionata ingiustamente».
