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Gli anziani in Toscana sono oltre il 22% della popolazione

Crisi, 6 anziani su 10 in difficoltà economiche

Sempre più anziani in difficoltà economiche
Sempre più anziani in difficoltà economiche

FIRENZE – Sei anziani su 10, circa il 60% dichiarano di avere difficoltà economiche, il 20% vive da solo, il 51% riceve aiuto nelle attività principali della vita quotidiana. E’ la fotografia della terza età in Italia scattata dal Rapporto PASSI d’Argento, l’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità sugli ultra 64enni italiani.

I dati disegnano innanzitutto le caratteristiche anche sociali della popolazione target dell’invecchiamento attivo. Il 9% della popolazione intervistata fuma e circa il 19% ha un consumo di alcool considerabile a rischio. Il 38% dichiara di non essere stato vaccinato contro l’influenza nell’ultima stagione.

In media le persone che hanno difficoltà in 2 o più attività quotidiane (come usare il telefono, prendere le medicine, fare compere, cucinare o riscaldare i pasti, prendersi cura della casa e altro) sono il 37% con un gradiente dal 27% per le regioni del Nord Italia, al 34% al Centro e al 49% nel Sud e Isole. Le persone con disabilità (non in grado di muoversi da una stanza all’altra, lavarsi, farsi il bagno o la doccia, vestirsi, mangiare, essere continenti, usare i servizi igienici autonomamente) sono in media il 16% con un gradiente Nord-Sud dal 12% al 22%. Una proporzione di circa il 14% non vede bene, una quota del 18% ha problemi di udito e un 15% di masticazione. Il 60% degli intervistati dichiara di essere iperteso. Il 64% soffre di almeno una malattia cronico-degenerativa di queste patologie e ben il 13% di 3 o più anche queste con forti differenze fra regioni ma prima di tutto per età.

La depressione si associa al rischio di isolamento sociale e alla mancanza di attività fisica. La mancanza di attività fisica è tanto diffusa e grave quanto modificabile. Le cadute nei 30 giorni prima dell’intervista sono state riferite dall’11% delle persone , ma si verificano in circa 1 persona su 4 del gruppo di ultra64enni con disabilità a rischio di conseguenze catastrofiche facilmente immaginabili per la qualità di vita delle persone coinvolte.

Capitolo prevenzione. Molte delle condizioni di rischio per la popolazione anziana si possono contrastare con adeguate attività di prevenzione o di cura, prevenendo opportunamente alcuni fattori di rischio e favorendo l’invecchiamento attivo. Il 75% degli intervistati dichiara facilità di accesso al medico di medicina generale, mentre tale proporzione diminuisce se riferita ai servizi della propria Asl (66%). La prevenzione delle cadute, della perdita di vista e udito, il controllo della pressione arteriosa, la promozione dell’attività fisica sono oggi perseguibili con interventi di provata efficacia.

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