Guasto diga di Montedoglio, materiale di costruzione scarso

SANSEPOLCRO (AR) – A provocare tre anni fa il cedimento della diga di Montedoglio, nel comune di Sansepolcro nell’aretino fu l’utilizzo, durante la realizzazione dell’opera, negli anni Ottanta, di materiale definito scarso, con conseguenti infiltrazioni di acqua nei conci e un ancoraggio che non rispettò le specifiche.
Queste le conclusioni a cui è giunto il procuratore di Arezzo Roberto Rossi che nel corso di una conferenza stampa ha annunciato la chiusura delle indagini, per disastro colposo, condotte da forestale e carabinieri e basate sulla consulenza degli esperti Paolo Salandin, Pietro Sembenelli, Antonio Turco ed Enzo Boschi. L’incidente si verificò il 28 dicembre del 2010: secondo gli accertamenti la rottura di un concio, una realizzazione specifica della diga, provocò l’esondazione di 55 milioni di metri cubi di acqua, oltre a danni per svariati milioni di euro di danni.
