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Il cimitero della Misericordia di San Giovanni Valdarno

Naufragio di Lampedusa, le Misericordie toscane offrono i loro cimiteri per le vittime

Il cimitero della Misericordia di San Giovanni Valdarno
Il cimitero della Misericordia di San Giovanni Valdarno

FIRENZE – «Non siamo riusciti ad accogliere le loro speranze, accogliamo almeno i loro corpi». Così Alberto Corsinovi, responsabile delle Misericordie della Toscana, che si rendono disponibili ad ospitare nei propri cimiteri le vittime del naufragio di Lampedusa. «Seppellire i morti -ricorda Corsinovi- è una delle sette opere di Misericordia corporale. Abbiamo deciso, d’accordo con la Confederazione nazionale e con la nostra guida spirituale, il vescovo Franco Agostinelli, di offrire la disponibilità ad accogliere, anche in parte, nei cimiteri che diverse Misericordie toscane possiedono questi fratelli, morti mentre cercavano un futuro migliore. Sognavano di vivere in Europa, che possano almeno riposare per sempre in Toscana».

Corsinovi ha chiesto alla Regione Toscana di avanzare questa disponibilità alle autorità nazionali e siciliane. In Toscana sono numerosi i cimiteri che, da secoli, le Misericordie posseggono. Nati per accogliere i confratelli delle Misericordie sono oggi aperti a tutti.

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