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Dispersi della Concordia, Russel Rebello e Maria Grazia Trecarichi

Concordia, sono di Maria Grazia Trecarichi i resti trovati nel relitto?

Dispersi della Concordia, Russel Rebello e Maria Grazia Trecarichi
Dispersi della Concordia, Russel Rebello e Maria Grazia Trecarichi

ISOLA DEL GIGLIO (GR) – Non sono di un uomo, ma di una donna i resti umani trovati due giorni fa nel relitto della Concordia. Lo dicono nuovi elementi, ed il tribunale di Grosseto ha disposto che siano mostrati ai parenti dei dispersi del naufragio –l’indiano Russel Rebello e la passeggera Maria Grazia Trecarichi- scarpe misura 38 di foggia femminile e una collana di metallo con ciondolo trovati sul cadavere estratto dalla nave e trasportato all’obitorio di Grosseto. Non solo, da fonti inquirenti si conferma che il cadavere aveva indumenti femminili, sembra parti di reggiseno. Emerge anche che le calzature da donna erano state scambiate per scarpe da jogging a causa della lunga permanenza in acqua. La questione, rispetto a due giorni fa, sposta le aspettative dei parenti dei due dispersi del naufragio.

«Questa notizia ci ha colto di sorpresa ma non voglio ancora pensare che sia mia  moglie -dice Elio Vincenzi, marito di Maria Grazia Trecarichi– In passato abbiamo avuto speranza quando si è parlato di ossa, e poi non erano. Ora c’è questa novità. Ma aspetto di avere la certezza che sia lei».

Riconoscere e stabilire l’identità dei resti ritrovati l’8 ottobre dai sommozzatori è molto difficile. La permanenza in mare ha trasfigurato il cadavere. Comunque è cominciato il lavoro del perito incaricato dal tribunale per dare un’identità al cadavere. Oltre ai prelievi di dna, da confrontare con quello dei parenti -a questo punto, si fa capire, anche con il dna dei familiari di Maria Grazia Trecarichi, non solo per quelli di Rebello- il tribunale ha confermato di aver integrato la perizia con un’autopsia che stabilisca epoca, modalità e cause del decesso.

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