Prato, Alfano: «Nel Pdl siamo per l’unità, vogliamo la vittoria del centrodestra»
CARMIGNANO (PRATO) – «Siamo tutti per l’unità e crediamo che l’unità del nostro movimento politico sia la base su cui costruire il futuro successo del centrodestra in Italia». Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano, segretario del Pdl, parlando con i giornalisti in occasione della sua partecipazione al convegno degli amministratori locali del Pdl organizzato alla Villa Di Artimino in provincia di Prato. «Noi siamo il centrodestra, la sinistra è un’altra cosa e secondo noi non sono cambiati, sono gli stessi. Dunque noi dobbiamo organizzare l’alternanza con una grande unità dei moderati italiani, quelli che non si riconoscono in questa sinistra».
Colloquio con Berlusconi. «Abbiamo anche parlato del futuro del nostro movimento politico e al momento opportuno saranno comunicate le decisioni. Io comunque quando mi vedo con il presidente Berlusconi solitamente, e ieri ne abbiamo avuto la conferma, mi intendo con lui e ci si capisce bene» ha riferito Alfano rispondendo alla domanda se nell’incontro di ieri sera con Berlusconi avessero parlato anche del partito.
«L’incontro con il presidente è andato bene. Abbiamo parlato di legge di stabilità, siamo entrambi convinti che le tasse non debbano essere aumentate e che si debbano vendere un po’ di asset pubblici per diminuire il debito pubblico. Poi abbiamo parlato di questioni del partito e io me ne sono andato molto tranquillo: ogni volta che ho occasione di spiegare al presidente come stanno le cose tutto si sistema».
«Mi pare che sia stato già smentito tutto stamattina» ha detto il ministro dell’Interno a chi gli chiedeva della definizioni di ministri traditori che sarebbe stata espressa da Berlusconi.
Quindi la continua emergenza a Lampedusa a causa dei naufragi dei barconi di migranti. «Dobbiamo bloccare lì il traffico di esseri umani facendo tutte le azioni e anche dicendo ‘se voi paesi del nord Africa volete i soldi dell’Europa, se volete la collaborazione internazionale, noi condizioniamo questo nostro aiuto al fatto che voi diate una mano d’aiuto nel bloccare i mercanti di morte e il traffico di esseri umani’ ha detto Alfano– Non si può immaginare di risolvere il problema solo accogliendo, perché in mare, prima dello sbarco, c’è il rischio che ne muoiano tantissimi» ha sottolineato il ministro rispondendo alle domande dei giornalisti sull’ennesima tragedia accaduta ieri nel Canale di Sicilia. Il vicepremier, a Prato per firmare un Patto sulla sicurezza della città, ha poi puntualizzato: «Bisogna nuovamente fare richiesta all’Europa per rafforzare e rendere più efficienti i sistemi di protezione nel mare a sud dell’Italia. Infine occorre che l’Europa negozi accordi bilaterali con i Paesi del Mediterraneo».
Chiedere di abolire la legge Bossi-Fini è «una declamazione demagogica» ha mandato a dire Alfano. «Non è che se si abolisce la Bossi-Fini si risolve il problema dei morti in mare. Non è che se si abolisce la Bossi-Fini smettono di imbarcarsi illecitamente o di morire in mare perché così si rende tutto più sicuro. Non si può trasformare un grande dramma europeo, del Mediterraneo in una questione di demagogia politica. Con la demagogia non si eliminano i morti» ha concluso Alfano puntando il dito contro la «sinistra ideologica».
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PAOLO
Quando Alfano parla con Berlusconi, va tutto bene. Poi, quando si allontana…..ricomincia la “musica”.
Però almeno lui ha capito che abolendo la legge Bossi-Fini gli immigrati clandestini non rischierebbero più la vita su quelle carrette. Al contrario, gli scafisti sarebbero più liberi di fare il loro sporco commercio, e gli immigrati più propensi a rischiare: se arrivassero vivi a terra, non rischierebbero più incriminazioni.