Leopolda 2013, D’Alimonte sulla legge elettorale: meglio il Porcellum del proporzionale
FIRENZE – “C’è molta voglia di proporzionale in giro, dentro una parte del Pd, una parte del Pdl, una parte dei 5 Stelle, per non parlare di Casini e Tosi. Ma la riforma elettorale non deve andare bene a tutti, deve andare bene al Paese”. E’ il ragionamento del politologo Roberto D’Alimonte che questa mattina ha parlato alla convention organizzata da Matteo Renzi della Leopolda 2013.
“La riforma elettorale – ha sostenuto D’Alimonte, recentemente folgorato sulla via della rottamazione – non va messa nelle mani di Pdl-Fi, perché significherebbe consegnargli le chiavi della stessa riforma. In quel caso sarebbe meglio tenesi il Porceullum e con il porcellum il Pd di Renzi può vincere. Serve una riforma elettorale che dia ai cittadini la possibilità di scegliere il governo e renda i governanti direttamente responsabili di fronte ai cittadini”.
Secondo D’Alimonte, “il Pd deve mettere il Pdl-Fi di fronte ad una scelta non puo’ dire o collegi nominali o doppio turno, non puo’ volere nulla e portarsi a casa tutto. Se si accettano i due veti del Pdl-Fi l’unica soluzione e’ il proporzionale e sarebbe il disastro”. Comunque, ha avvertito il politologo, “la riforma elettorale giusta si fara’ dopo il prossimo voto, insieme alle altre riforme di cui il paese ha bisogno”.