
«Le truppe di liberazione furono violente», l’Elba cancella la cerimonia

ISOLA D’ELBA (LI) – La prima commemorazione dello sbarco con cui le truppe africane sotto il comando francese liberarono l’Isola d’Elba dall’occupazione tedesca è stata cancellata dal sindaco di Campo nell’Elba, per le polemiche. Delusa e amareggiata la comunità senegalese che era pronta a prenderne parte.
L’Operazione Brassard, il 16 giugno 1944, ha lasciato un ricordo indelebile nella memoria degli elbani non solo per la liberazione ma anche per le violenze esercitate dai nuovi occupanti che, come scrive un verbale dei carabinieri dell’epoca, si abbandonarono a ogni sorta di eccessi, violentando, rapinando, derubando, depredando paesi e case coloniche. Questo ricordo e le polemiche che sono andate via via rinfocolandosi hanno suggerito al sindaco Vanno Segnini di rinviare la celebrazione ad altra data. All’operazione Brassard presero parte reggimenti di tiratori senegalesi e soldati marocchini e algerini. L’assalto all’Isola d’Elba comportò gravi perdite tra le truppe di liberazione. Ma la celebrazione s’è scontrata con critiche bipartisan.
Grande amarezza da parte della comunità senegalese che aveva programmato di arrivare all’Elba dopo aver fatto tappa a Firenze, l’1 novembre, per la cerimonia in ricordo della strage compiuta dall’estremista di destra Gianluca Casseri, che il 13 dicembre 2011 mise in atto un raid contro i senegalesi presenti al mercato di piazza Dalmazia e poi in quello di San Lorenzo, ammazzandone due e ferendone tre, prima di uccidersi.
PAOLO
Furono per lo più i Marocchini (considerati come carne da macello dai loro comandanti, e quindi buttati sempre allo sbaraglio) a commettere efferatezze anche nel resto della penisola. Più che liberazione, era una vera occupazione, in certi casi più nefanda di quella tedesca.
E quello dello sbarco all’Elba sarebbe un anniversario quantomeno da non festeggiare….