Ventimila agriturismi in Italia, +150% dal ’98

FIRENZE – Ventimila aziende e un giro d’affari che supera il miliardo di euro. L’agriturismo è uno degli esempi più virtuosi e diffusi di agricoltura multifunzionale in Italia. Un fenomeno che aiuterebbe, secondo l’Ismea, anche al mantenimento dell’ambiente considerando che ogni posto letto corrisponde a un ettaro di terra mentre ogni posto a tavola in agriturismo circa 1,5 ettari. Secondo i dati Istat, tra il 1998 e il 2013 le aziende agrituristiche sono aumentate di circa il 150% e sono cresciute le attività proposte dalle strutture: l’escursionismo (+65,9%) e l’equitazione (+27,5%). Il 45,1% delle aziende agrituristiche si trova nel Nord del Paese, il 34,4% nel Centro e il 20,5% al Sud.
La Toscana resta la regione leader del settore con 4.074 aziende agrituristiche, seguita dal Trentino Alto-Adige con i suoi 3.229 agriturismi e dal Veneto (1.222), quarto posto per la Lombardia (1.132 aziende) e quinto per l’Umbria (1.052). Molto buone anche le cifre del Sud.
Il turista sceglie l’agriturismo per degustare la cucina e immergersi nella natura (38%), a seguire (16%) preferisce un’azienda dove provare un po’ tutte le peculiarità di questo tipo di vacanza: natura, enogastronomia, relax e attività dentro e fuori l’agriturismo.
Se gli agrituristi italiani propendono per una vacanza all’insegna del mangiar sano (84%) e del risparmio (91%), gli agrituristi stranieri cercano nella vacanza in agriturismo la tranquillità (84%) e l’attenzione all’ambiente (79%).
