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Tinte fosche per l'indagine congiunturale sui servizi in Toscana di Unioncamere

Crisi Toscana, 2013 difficile per i servizi

Tinte fosche per l'indagine congiunturale sui servizi in Toscana di Unioncamere
Tinte fosche per l’indagine congiunturale sui servizi in Toscana di Unioncamere

FIRENZE – Servizi operativi alle imprese e trasporti, magazzinaggio e logistica sono i comparti più colpiti dalla crisi che sta investendo i servizi in Toscana: lo afferma la prima indagine congiunturale sui Servizi in Toscana, condotta dall’Ufficio Studi di Unioncamere, secondo cui le imprese che prevedono di cessare l’attività entro la fine del 2013 sono pari all’8%.

Nel 2013 si registrano diffusi andamenti negativi delle vendite (quasi un terzo dei casi), e una quota di imprese che sta riducendo livelli occupazionali e la spesa per investimenti (rispettivamente, 6,3% e 14,9%) superiore a quella che invece prevede di aumentarli (1,5% e 2,3%). Questa situazione si innesta su un 2012 già difficile (-1,5% gli addetti, -8,4% il fatturato complessivo del settore), che ha determinato una diffusione delle perdite di esercizio.

«L’indagine sul terziario, a completamento di quanto già svolgiamo per gli altri settori economici regionali -spiega il presidente di Unioncamere Toscana, Vasco Galgani– si lega all’importanza che i servizi assumono nel quadro toscano. Tali attività offrono un notevole sostegno non soltanto alla domanda interna, ma anche alla competitività dei settori che si rivolgono ai mercati internazionali. E’ fondamentale, soprattutto nei momenti di crisi, porre in essere strategie volte al sostegno e allo sviluppo del tessuto imprenditoriale nei servizi a valore aggiunto, quali ricerca, consulenza per l’export, trasferimento della conoscenza».

Il settore evidenzia un elevato grado di polverizzazione imprenditoriale (in oltre il 95% dei casi le imprese non superano i 250.000 euro annui di fatturato). Servizi avanzati di supporto alle imprese (il 36,2% delle imprese) e servizi sociali alle famiglie (il 29,4%) sono i due comparti con la maggiore diffusione sul territorio regionale: da questi deriva oltre il 60% dell’occupazione complessiva dei servizi in Toscana.

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