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Violenza sulle donne: oltre 2.200 casi approdati nelle Asl toscane

Un flash mob contro la violenza sulle donne
Un flash mob contro la violenza sulle donne

FIRENZE. A pochi giorni dalla Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra il 25 novembre con Piazza Santa Croce che a Firenze sarà addobbata con tante scarpe rosse a ricordare le donne uccise in Italia per mano di mariti, ex, fidanzati e compagni, la Toscana annuncia l’ampliamento del “Codice Rosa”.

Si tratta di un progetto che ha contribuito a far emergere casi di violenza a tutelare le vittime, a perseguire i responsabili attraverso un lavoro di squadra che unisce tante competenze diverse: medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali, magistratura, forze dell’ordine, associazioni, centri antiviolenza, per fare un’azione coordinata a sostegno delle fasce deboli.

Nei primi 9 mesi del 2013 (gennaio-settembre) sono stati 2.259 i casi di violenze e maltrattamenti approdati negli ambulatori dedicati a Codice Rosa: 2.139 maltrattamenti, 108 abusi, 12 maltrattamenti in seguito a stalking. 2.006 erano adulti (1.931 maltrattamenti, 63 abusi, 12 stalking), 253 erano minori (208 maltrattamenti e 45 abusi).

Un numero purtroppo in aumento rispetto all’anno precedente, quando, nelle 5 aziende in cui il Codice Rosa era in funzione, erano stati trattati 1.455 casi di maltrattamenti e abusi su adulti e minori: 250 a Lucca, 338 a Prato, 241 ad Arezzo, 466 a Grosseto, 160 a Viareggio.

Con l’ingresso di altre 5 aziende sanitarie (Pisa, Livorno, Empoli, Careggi e Meyer), ovviamente il numero di maltrattamenti presi in esami è aumentato e dal primo gennaio 2014 entreranno a far parte della rete le 5 aziende rimanenti: Massa Carrara, Pistoia, Firenze, Siena, aziende ospedaliero-universitarie Pisana e Senese.

Il progetto del Codice Rosa è partito nel 2010 nella Asl di Grosseto. Dal gennaio 2012 è diventato progetto regionale, con la firma di un protocollo tra Regione Toscana e Procura della Repubblica. I dati annunciati oggi dall’assessore regionale al diritto alla salute, Luigi Marroni, fanno impressione.

Comunque la Regione si mobilita: già oggi la prima iniziativa, con il Cesvot toscano che per stamattina aveva organizzato un altro flash mob contro il femminicidio in piazza della Signoria. E in tanti si sono presentate davanti alla fontana del Biancone calzando scarpe rosse oppure indossando semplicemente qualcosa di rosso.


Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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