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atteo Renzi, nuova stoccata alla classe politica

Renzi: «Politici credibili solo quando dimezzeranno i loro posti»

atteo Renzi, nuova stoccata alla classe politica
atteo Renzi, nuova stoccata alla classe politica

FIRENZE – «La riforma del titolo V ha accentuato il potere delle Regioni ma non ha migliorato l’efficienza del pubblico. Noi saremo credibili soltanto se i politici inizieranno a dire che non solo dimezzeranno i costi, ma i posti. Noi siamo pieni di gente che fa politica». Lo ha detto Matteo Renzi, sindaco di Firenze e candidato alla segreteria del Pd, durante il suo intervento ad un convegno di medici nel capoluogo toscano. «Non è accettabile che in tempi di difficoltà economica la politica continui con il suo carico di costi eccessivo e le Regioni si trasformino in microstati che pensano di poter governare tutto. Noi spendiamo 110 miliardi di euro in sanità e si dice che c’è da tagliare, e non c’è dubbio che tanti settori vadano razionalizzati».

«Non lasciate che vincano la rassegnazione e la stanchezza. Votate per chi vi pare, quando vi pare, come vi pare. Ma lasciare la politica solo ai politici sarebbe un errore -ha detto il sindaco di Firenze- Se la crisi è valoriale non la risolve chi vince le primarie o il candidato premier, non la risolve una persona sola, la risolve la società». E ancora una volta rivolgendosi ai medici di famiglia, ricordando le parole del grande giornalista Indro Montanelli scritte nella biografia dedicata a Girolamo Savonarola Renzi ha detto: «L’Italia sarà cambiata non dai politici ma dalla passione dei cittadini che mettono in discussione la propria quiete quotidiana».

Secondo Renzi «per uscire dalla crisi serve un modello di sviluppo diverso, gli indicatori economici per i grandi uffici delle banche segnano un più, ma per la vita concreta, reale delle persone segnano un meno, perché la disoccupazione continua a crescere?».

«Pare che l’anno prossimo il Pil crescerà dello zero virgola qualcosa e tanti parlano di ripresa. Ma pare anche che la disoccupazione continuerà a crescere. E allora dov’è la ripresa? Per me c’è ripresa quando le persone trovano un posto di lavoro, quando le famiglie possono spendere di più, quando i cittadini stanno meglio. Non quando migliorano gli indicatori delle banche».

«Mi ricordavo che questo era il convegno del trentesimo anniversario e mi ero preso l’impegno di tornare a questo appuntamento. La parte introduttiva il presidente Cricelli l’ha detta soltanto per dire che non bisogna andare a Roma, ma bisogna restare a Firenze. Era un messaggio subliminale politico a me; lui si era messo d’accordo con Cuperlo per dare un messaggio politico» cosi il sindaco ha scherzato nel suo intervento di saluto al congresso nazionale della Società italiana di medicina generale riferendosi alle parole poco prima pronunciate dal presidente Claudio Cricelli, che aveva parlato della differenza dei convegni che si tengono Roma e quelli a Firenze.


Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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