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Ancora il Codacons all’attacco sul naufragio della Concordia

Concordia, Codacons: «Costa Crociere sapeva tutto dalle 22»

Ancora il Codacons all’attacco sul naufragio della Concordia
Ancora il Codacons all’attacco sul naufragio della Concordia

GROSSETO – Ancora il Codacons all’attacco sul naufragio della Concordia. «Ancora un duro colpo per la Procura di Grosseto –afferma il Codacons- Durante l’udienza di ieri il signor Notarnicola, passeggero imbarcatosi sulla nave per girare un video destinato alla formazione dei passeggeri assieme ad una responsabile della Compagnia, ha affermato in aula di aver comunicato con uno dei componenti dell’unità di crisi di Costa Crociere (Signor Cervone) già alle ore 22:03 della notte del naufragio e di avergli rappresentato subito la gravità della situazione, scambiando poi sms e telefonate per oltre mezz’ora».

«Con tale deposizione –spiega il Codacons– continua ad emergere che Costa Crociere ha sempre saputo tutto, fin dai primi minuti immediatamente successivi all’impatto. Il pieno coinvolgimento della società nella gestione del naufragio, cui la Procura non ha mai voluto dedicare nessun interesse, comincia a pesare sul processo».

Aggiornamento del 28 nov 12:25

Una nota oggi pervenuta dalla società armatrice si sostiene, al contrario, che «Costa Crociere ribadisce che nel complesso le comunicazioni fatte dal Comandante all’Unità di Crisi sono state non tempestive, parziali e confuse, non permettendo all’unita di crisi stessa di avere una reale percezione della situazione».

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