Arno e Greve: catturati 100 pesci siluro
FIRENZE – Sono cento i pesci siluro catturati nei fiumi Arno e Greve in quattro giornate fra ottobre e novembre. A questi vanno aggiunti venti «pesci gatto punteggiati». Il tutto per un peso totale di 740 chili.
È un progetto che mira a ricreare la biodiversità, fortemente minacciata da questi animali. Si stima che i pesci recentemente catturati avrebbero privato l’Arno, solo nel periodo aprile-ottobre, di 1500/3000 chili di altro pesce. Per nutrirsi.
Ai voraci predatori non viene fatto danno. Vengono portati in bacini di stoccaggio, dopo essere stati pescati con metodi incruenti, con le reti e l’elettropesca. Si usa cioè un elettrostorditore, che paralizza momentaneamente l’animale, consentendone la cattura.
«Nell’Arno fiorentino il siluro è la principale causa dell’impoverimento del patrimonio ittico e del calo della pescosità. Con questi interventi, assolutamente incruenti, contribuiamo a rimediare ad uno squilibrio prodotto dall’intervento dell’uomo che ha introdotto in Arno un ‘ospite’ troppo ingombrante che stava espellendo i naturali abitanti del fiume», spiega Renzo Crescioli, assessore all’ambiente, difesa del suolo, caccia e pesca della Provincia di Firenze.
Il progetto è promosso dalla Provincia di Firenze con il Museo di storia naturale di Firenze e la Provincia di Pisa. Portato avanti anche dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. «L’Ente Cassa – ha dichiarato il presidente Giampiero Maracchi – ha sostenuto lo studio di questo fenomeno che è assai rilevante per la salvaguardia dell’equilibro biologico dell’Arno, nell’ambito della lunga e fruttuosa collaborazione con il Museo di Storia Naturale di Firenze».