Sciopero autobus: prefetto di Firenze precetta il personale Ataf

FIRENZE – Il prefetto Luigi Varratta ha firmato stasera la precettazione di tutto il personale di Ataf in modo da assicurare il regolarmente svolgimento del servizio di autobus domani 6 dicembre, dopo lo sciopero di oggi che non ha rispettato le fasce di garanzia. Molti i disagi in città. Il provvedimento è stato adottato al termine della riunione, convocata oggi pomeriggio a Palazzo Medici Riccardi, per scongiurare l’ipotesi di uno sciopero ad oltranza, circolata nella giornata.
Dopo un serrato confronto durato oltre cinque ore, l’incontro, al quale hanno partecipato la dirigenza dell’azienda e tutte le sigle sindacali, si è chiuso senza che sia stato trovato un accordo. Una volta uscite da Palazzo Medici Riccardi, le componenti autonome della RSU si sono recate all’assemblea dei dipendenti per sottoporre ai lavoratori l’esito della riunione.
Nell’incertezza della situazione che si è venuta a creare, il prefetto Varratta ha pertanto deciso di precettare tutto il personale per garantire alla città il regolare servizio di trasporto urbano.

La replica degli autisti non si è fatta attendere: proseguirà anche domani, venerdì 6 dicembre, lo sciopero selvaggio degli lavoratori Ataf nonostante siano stati precettati dal Prefetto di Firenze, e non saranno nuovamente rispettate le fasce orarie di garanzia. E’ quanto deciso dai lavoratori al termine dell’assemblea notturna nella sede di viale dei Mille, al cui esterno è stato affisso uno striscione con scritto «Renzi nemico di tutti i lavoratori».
Domani si preannuncia pertanto un’altra giornata di caos in città. «Andiamo avanti con lo sciopero -ha spiegato il coordinatore della Rsu Ataf, il Cobas Alessandro Nannini- e la responsabilità è solo dell’azienda perché ha rigettato la piattaforma e le proposte avanzate dalla Rsu come la richiesta di sospendere la disdetta degli accordi integrativi, prevista al 31 dicembre, fino al 28 febbraio 2014». La decisione di proseguire la protesta è avvenuta a larghissima maggioranza tra i lavoratori e solo tre di loro avrebbero manifestato l’intenzione di uscire alla guida degli autobus per svolgere regolare servizio.
