
Corridoio Vasariano, Acidini: «Impossibile tenerlo aperto con i soli dipendenti»

FIRENZE – «L’apertura regolare del Corridoio Vasariano con il solo personale interno, impossibile in tempi migliori, costituisce adesso un obiettivo assai difficile da raggiungere». Lo spiega la sovrintendente al polo museale fiorentino Cristina Acidini, in merito al progetto di riorganizzazione dello spazio, per il quale i sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione paventando la sostanziale privatizzazione del Corridoio con appalto della sua gestione a privati.
«Concentrare il personale interno sul Corridoio Vasariano significherebbe sguarnire le sale di Galleria o di altri musei, col rischio di diminuire i livelli di sicurezza e di apertura –spiega Acidi- La recente proposta di questa Soprintendenza di istituire un biglietto dedicato al Corridoio ha lo scopo di rendere più razionale l’accesso a questo monumento che negli ultimi anni è stato fruibile sia tramite aperture straordinarie per brevi periodi sia tramite concessioni amministrative di spazi a tour operator». L’Amministrazione sta valutando l’istituzione di un biglietto che renda il Corridoio visitabile in modo più trasparente, con un maggiore controllo del flusso dei visitatori, orari regolari e modalità praticabili sia dai cittadini sia dal pubblico stranieri.
In merito alle accuse dei sindacati, la sovrintendente rileva che è «improprio far credere che, nella proposta di gestione dell’Amministrazione, la collaborazione del concessionario, accettata in altri contesti del Polo Museale Fiorentino dal personale interno, divenga ora un fattore di privatizzazione, quando il concessionario eserciterebbe esclusivamente il ruolo di esattore dei biglietti che la legge gli impone, mentre l’attuale situazione registra un livello di privatizzazione ben maggiore. Come mediazione vi è la proposta di attuare parte delle visite con il solo personale interno da affiancare a quelle organizzate dal concessionario».
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