Concerto di Natale del Coro del Maggio Musicale Fiorentino

FIRENZE – Dopo il primo concerto di Natale dell’orchestra del Maggio, che ha regalato al pubblico due ore di musica molto ben assortita ed eseguita lo scorso 13 dicembre, l’Auditorium Santo Stefano al Ponte (Piazza di Santo Stefano, 1, Firenze) ospita giovedì 19 dicembre il Concerto di Natale del Coro del Maggio Musicale Fiorentino (ore 20.30, ingresso euro 15), che a un’antologia di brani vocali sacri di grandi autori dell’Otto e del Novecento fa seguire sei pezzi popolari provenienti da varie parti d’Europa.
Un assaggio del programma del Concerto di Natale il Coro del Maggio lo ha dato nell’intervento a sorpresa alla fine del concerto del 13, quando, prima di chiudere con l’immancabile «Stille Nacht», ha eseguito anche il graduale «Locus iste» musicato da Bruckner nel 1869 per la consacrazione di una cappella nella nuova cattedrale di Linz.
Nel Concerto di Natale di giovedì 19 a un brano scritto fra gli anni Cinquanta e gli anni Settanta dell’Ottocento si alterna un brano o una sequenza di brani del Novecento (sul confine fra i due secoli sta l’«Ave Maris Stella» di Grieg, del 1899); dalla musica dei compositori più noti si slitta poi in una sequenza di sei brani che l’autore in realtà lo avrebbero (ad esempio il nostro «Tu scendi dalle stelle», italianizzazione dell’originale dialettale «Quanno nascette Ninno», fu composto a Nola da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori nel 1754; «Stille Nacht» fu cantata per la prima volta la notte di Natale del 1818 dal reverendo Joseph Mohr, autore del testo, tenore e chitarrista alla prima esecuzione, e dall’organista, per l’occasione basso, Franz Xaver Gruber, autore della musica), ma il nome si è per lo più eclissato dietro la fama del prodotto divenuto “tradizionale”. Con questi canti tradizionali si andrà dall’Italia alla Catalogna all’Inghilterra, passando per l’Austria e per la Francia.
Un felice «granchio» di Verdi. Da segnalare, nella sezione “colta”, l’occasione di ascoltare un saggio del Verdi meno conosciuto, il «Pater noster» per coro a cappella, musicato nel 1879 ed eseguito per la prima volta nel 1880 alla Scala. Il grande maestro ne ne dava notizia al pittore Morelli commentando entusiasticamente: «E sono versi (giù il cappello) di Dante!!», mentre il 31 luglio 1879 al musicista Ferdinand Hiller scriveva: «Mi decisi poi a fare il Pater noster a cinque voci tradotto da Dante stesso, e che trovasi appunto nelle sue Opere Minori da cui voi traeste il vostro De Profundis». Si tratta in realtà di un solenne granchio, che Verdi ereditò dalle edizioni dantesche del primo Ottocento e che la musicologia ha impiegato diversi decenni a rilevare (cfr. la voce «Verdi» redatta da Massimo Mila per l’«Enciclopedia dantesca»). Le terzine, che in buona parte della tradizione manoscritta antica correvano davvero sotto la rubrica «Credo di Dante» (Io scrissi già d’amor più volte rime; nell’edizione più recente, la parte musicata da Verdi corrisponde ai vv. 211-31), furono in realtà composte da un suo sfegatato ammiratore e imitatore del Nord-Est, Antonio da Ferrara, corrispondente del Petrarca. L’abbaglio non compromette la bellezza musicale del «Pater noster» a cinque voci: se non è Dante, è pur sempre Verdi (giù il cappello!).
PROGRAMMA
Francis Poulenc (1899-1963)
- «Quatre motets pour le temps de Noël» per coro a cappella
- «Salve Regina» per coro a cappella
Giuseppe Verdi (1813-1901)
«Pater Noster» per coro a cappella
Benjamin Britten (1913-1976)
- «Hymn to St Peter» op. 56a per coro e organo
- «Festival Te Deum» op. 32 per coro e organo
- «A Hymn to the Virgin» per doppio coro a cappella
Gioachino Rossini (1792-1868)
«O salutaris Hostia» per coro a cappella
Edvard Grieg (1843-1907)
«Ave Maris Stella per coro a cappella
Anton Bruckner (1824-1896)
«Locus iste» per coro a cappella
Sergej Rachmaninov (1873-1943)
«Bogoroditse Djevo» per coro a cappella (= “Ave Maria”, da «Vespri» op. 37)
Sei canti popolari natalizi
- «Stille Nacht» (Austria)
- «Les anges dans nos campagnes» (Francia)
- «Tu scendi dalle stelle» (Italia)
- «El desembre congelat» (Catalogna)
- «The first Nowell» (Inghilterra)
- «Adeste Fideles»
