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Assemblea dei soci Mps

Non c’è il quorum, l’Assemblea Mps slitta a domani

Assemblea dei soci Mps
Assemblea dei soci Mps

SIENA – Manca il quorum all’assemblea di Mps chiamata al maxi-aumento di capitale da 3 miliardi. Presenti i grandi soci, il totale porta però al 49,33% del capitale sociale e il presidente Profumo deve rinviare i lavori alla seconda convocazione di domani. Per svolgersi in prima convocazione l’assemblea richiedeva un quorum del 50,1% del capitale. Domani, invece, basterà un terzo del capitale e quindi la sola presenza della Fondazione Mps titolare del 33,5%. Se l’ente non dovesse presentarsi e quindi non si dovesse raggiungere il quorum, si andrà in terza convocazione lunedì prossimo dove sarà necessario un quinto del capitale sociale.

«Siamo sereni, ci vediamo domani» ha detto la presidente della fondazione Mps Antonella Mansi.

All’assemblea sono intervenuti gli azionisti di maggior peso: la Fondazione Mps, che controlla il 33,5% del capitale, Axa, Unicoop Firenze, la famiglia Aleotti (Gruppo Menarini) e JP Morgan. Ma è stata decisiva l’assenza dei piccoli azionisti che detengono il flottante in Borsa a impedire il raggiungimento del quorum.

Domani l’assemblea degli azionisti sarà praticamente in mano all’ente guidato da Mansi che è favorevole all’aumento di capitale sociale a pagamento per un importo complessivo di 3 miliardi di euro, da realizzare entro maggio, e comunque nel primo semestre, e non entro gennaio 2014 come invece richiesto dal vertice della Banca. Nel caso in cui dovesse passare la richiesta della Fondazione, il presidente di Rocca Salimbeni, Alessandro Profumo, non ha escluso di poter rassegnare le dimissioni.

«Io sono un sindaco e dico che morto un sindaco se ne fa un altro» ha detto il primo cittadino di Siena Bruno Valentini a chi gli chiedeva se il mancato raggiungimento del quorum all’Assemblea di Banca Mps potesse comportare le dimissioni del presidente Alessandro Profumo. «Però è chiaro che sarebbe difficile sostituirlo, bisognerebbe trovare un manager del suo livello o più». Poi, sul rischio di una nazionalizzazione del Monte Valentini ha aggiunto: «E’ un’ipotesi che non esiste. Il Governo non trova i soldi per coprire l’Imu…».

«Voteremo no all’aumento di capitale nel primo trimestre 2014 per dare respiro alla Fondazione e permetterle di non svendersi». Così Maria Alberta Cambi, presidente dell’Associazione Buongoverno Mps (piccoli azionisti). L’associazione rappresenta circa un milione e mezzo di deleghe di azioni. «La nostra posizione non è una difesa ad oltranza della Fondazione -ha aggiunto Cambi- ma in questo momento le sue richieste di tempo sono lecite».

Il mancato raggiungimento del quorum per l’avvio in prima convocazione dell’assemblea del Monte dei paschi che dovrà decidere sull’aumento di capitale ha fatto frenare il titolo in Piazza Affari, senza comunque crollare: Mps guadagnava in avvio tra il 2 e il 3% e ora si muove attorno alla parità su quota 0,17 euro. Molto forti gli scambi: in un’ora di contrattazioni sono passate di mano 120 milioni di azioni contro una media quotidiana dell’ultimo mese di Borsa di 195 milioni di pezzi.

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