Skip to main content
La campagna Mal'aria di Legamebiente

Inquinamento, Firenze prima in Italia per biossido di azoto

La campagna Mal'aria di Legamebiente
La campagna Mal’aria di Legamebiente

FIRENZE –  A Firenze la concentrazione nell’aria di biossido di azoto (NO2) costituisce, insieme al particolato fine e all’ozono, uno tra i maggiori problemi rilevati dall’indagine «Mal’Aria» di Legambiente.  Le emissioni di ossido di azoto derivanti dai processi di combustione e, specialmente nei centri urbani, dal traffico automobilistico e dal riscaldamento domestico, nel corso degli ultimi anni, non hanno subito la riduzione che ha invece caratterizzato altre emissioni inquinanti. La media dei valori medi annuali, registrati dalle centraline urbane sul territorio comunale, dimostrano come Firenze piazzandosi al 1° posto nazionale, in negativo, non è riuscita a rispettare i limiti superando quello indicato dalla legge con un valore medio di 40 μg/m3.

«Restituiteci aria pulita!» con questo slogan una ventina di attivisti di Legambiente, in tuta gialla e mascherina con in mano cartelloni e striscioni hanno dato vita ad un green flash-mob. Un’azione simbolica contro le polveri sottili e l’inquinamento atmosferico. L’iniziativa, in occasione della giornata nazionale di Mal’Aria, si è svolta stamane in piazza Indipendenza a Firenze.

«Anche se i dati toscani sono un po’ migliori dell’anno scorso, in valore assoluto sono ancora preoccupanti e ci obbligano a monitorare seriamente la situazione. Le amministrazioni, da parte loro, facciano la loro parte. Incentivando l’uso della mobilità dolce e potenziando il trasporto pubblico, promuovendo l’innovazione tecnologica nel riscaldamento domestico» ha spiegato Fausto Ferruzza, Presidente di Legambiente Toscana.

A far scattare l’emergenza smog durante i mesi invernali sono sempre le polveri fini, ovvero il PM10 e il PM 2,5. Anche nel 2013 sono stati tre i capoluoghi di provincia toscani (Firenze, Lucca e Prato) che hanno maggiormente superato il bonus di 35 giorni previsti per legge.

Lieve miglioramento per Firenze che, nella classifica nazionale dell’annuale Rapporto Mal’Aria di Legambiente, scende in positivo di 6 posizioni piazzandosi al 29° posto con 22 giorni di sforamento in meno rispetto al 2012.

Migliora di una posizione, rispetto all’anno precedente, anche Lucca con 41 giorni di sforamento, 13 in meno rispetto all’anno precedente, e si colloca al 32° posto della classifica nazionale. Sopra la soglia consentita anche Prato con 37 giorni di superamento, 15 in più rispetto al 2012, sale in negativo nella classifica nazionale (34°).

Dal sito Arpat emerge poi che nei primi giorni del 2014 siano già numerose le giornate di superamento in quasi tutte le centraline delle città capoluogo toscane. Nella centralina di Firenze (Ponte alle Mosse) si sono già registrati 3 giorni di superamento, 4 in quella di via Gramsci, a Prato (via Roma) 9 giorni di sforamento e 10 nella centralina Prato (Ferrucci), 4 a Pisa (Borghetto), 6 a Pisa (Passi), 6 a Pistoia nella centralina di via Signorelli e 9 nella centralina di Pistoia Montale.

A preoccupare maggiormente nei mesi estivi, ci sono i livelli di ozono un composto la cui presenza nelle porzioni più basse non è di origine naturale e risulta essere dannosa per la salute dell’uomo. I limiti previsti dalla normativa per le emissioni di ozono consentono un massimo di 25 giorni di superamento della soglia giornaliera, in Toscana i limiti sono stati superati da Firenze (24° nella classifica nazionale) rispettivamente con 59 giorni di superamento, Arezzo (26°) con 56, Grosseto (43°) con 41, Livorno (45°) e Lucca (46°) con rispettivamente 35 e 34 giorni di superamento.

Gli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla salute dell’uomo sono ormai noti. Da uno studio del 2010 emerge che le morti infantili legate alle malattie respiratorie, anche se in calo, corrispondono ancora al 12% del totale e che c’è una nuova visione ormai acquisita sugli impatti delle polveri sottili relativamente alle malattie cardiovascolari. Molti studi recenti indicano l’inquinamento dell’aria come la maggior causa di ricoveri, malattie e morti per problemi respiratori. Il particolato fine riduce le aspettative di vita di circa 9 mesi e che è la causa dell’insorgere di nuove malattie respiratorie. Ad oggi l’asma è una delle malattie croniche più comuni nei bambini, specialmente nelle aree urbane.

alta velocità ferroviaria, inquinamento, legambiente


Massimiliano Mantiloni

Giornalista

Commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741