Aeroporti, Firenze e Pisa non perdano l’occasione
La Toscana e Firenze hanno bisogno di un aeroporto vero per uscire dalla palude dove l’ha infilata la sinistra. Un aeroporto strategico, come quello che si potrebbe realizzare a Peretola, se le liti interne al Pd non bloccassero il progetto di allungamento della pista a 2.400 metri: l’unica in grado di far atterrare aerei più grandi, meno inquinanti, meno rumorosi e in grado di collegare l’Amerigo Vespucci con scali fondamentali per lo sviluppo economico del territorio quali Mosca, Istanbul e il Medio Oriente, oltre a potenziare gli scali esistenti.
Quei 400 metri in più non serviranno per far atterrare aerei mastodontici ma per far atterrare velivoli normali, altrimenti voleranno solo piccoli aerei e jet privati. Noi vogliamo un aeroporto per tutti. Quanto a Pisa, dovrebbe essere la prima a tifare per Firenze, perché se non si arriverà al sistema aeroportuale regionale, la Toscana finirà in serie B e gli investimenti pubblici spariranno. E non credo che, in vista della campagna elettorale per le amministrative a Prato e Firenze, agitare le paure porti vantaggi nelle urne. Gli enti locali devono vigilare sui nuovi soci.
Non ho visto battere ciglio sulle notizie dei nuovi ed ennesimi passaggi di quote societarie. In un momento in cui le quote, anche pubbliche, potrebbero aumentare di valore se verrà realizzato il sistema aeroportuale toscano e verrà dato il via libera alla nuova pista, nessuno mi sembra abbia fatto sentire la sua voce in merito. Ben venga il privato, ma se crede nello sviluppo, non se cerca la speculazione. Anche su questo aspetto, oltre che sulla nuova pista, bisogna che Rossi e la Regione facciano chiarezza.
Gabriele Toccafondi (Nuovo Centro Destra)
Sottosegretario all’università, all’istruzione e alla ricerca