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Mostra dell’Artigianato a Firenze: «Le mie opere da bulloni e vetri rotti»

La Galleria dell'Artigianato artistico alla Fortezza
La Galleria dell’Artigianato artistico alla Fortezza

FIRENZE – Gli studi di Lingue all’Università. Poi un ordinario posto di lavoro negli uffici commerciali di un’impresa. Per quella che in apparenza era la vita semplice di una ragazza fiorentina come molte altre. Sotto traccia, però, Silvia faceva correre l’energia di una passione tutta sua: la decorazione di cornici portafoto con materiali naturali, raccolti a volte per la strada. Sassolini, scarti di ceramica, vetri di specchietti rotti.

Minutaglie di vita quotidiana che sono diventate nel tempo una professione di artigianato artistico, con uno studio a Settignano, ormai riconosciuta e richiesta, tanto che Silvia è fra gli espositori della speciale Galleria, dedicata agli artigiani artisti, alla Fortezza, nell’ambito della Mostra Internazionale dell’Artigianato.

Le sue opere fanno parte degli oltre 100 oggetti di vari artisti esposti al Padiglione Cavaniglia, nella Galleria dell’Artigianato. Silvia aveva mollato il suo lavoro nel 2006 per dedicarsi corpo e anima alla produzione di opere con gli scarti, che normalmente si buttano via: pezzi di legno rimediati nelle falegnamerie, rami di rosa spezzati, vetrini, semi di glicine, spago e cordicelle.

Una delle opere dell'artigiana Silvia Logi
Una delle opere dell’artigiana Silvia Logi

«In un certo senso io dipingo con i materiali diventati rifiuti – spiega – ma occorre che siano materiali che hanno una vita precedente..». Ecco allora che un bullone trovato a terra in piazza Santa Croce diventa una stella, mentre fili di alluminio colorati si trasformano in raggi di sole. E la levetta metallica che serve ad aprire una lattina di Coca Cola entra di diritto a far parte di un paesaggio, o di uno dei suoi ritratti di animali: gufi, pesci, farfalle, libellule.

I tronchetti di legno, invece, assumono il ruolo di casette in quelle che sono le creazioni preferite di Silvia: gli skyline di città immaginarie sotto la luna, il sole o le stelle, che richiamano alla mente le città invisibili di Italo Calvino. Opere dal valore commerciale anche di 2mila euro. Costruite sopra assi di legno, che nella loro “vita precedente” erano scuri di finestre, con tanto di chiavistello ancora in bella vista.

Ai visitatori della Mostra dell’Artigianato, l’edizione di quest’anno propone però non solo la Galleria degli artisti, fra le novità da non perdere: «Bellezza e benessere», «Garden Art» e «Centomestieri» sono settori dedicati alle produzioni fatte a mano, particolarmente visitate in questi giorni. Mentre fra i 50 Paesi stranieri espositori, spicca l’ Iran, il Paese ospite, al piano inferiore del Padiglione Spadolini. Dopo l’assalto di giovedì, giorno dell’inaugurazione della 78ma mostra, venerdì alle 11 del mattino c’erano già cinquanta metri di coda fuori dall’ingresso della Fortezza da Basso. Centinaia di persone prendevano ordinatamente posizione sotto il sole per entrare. Non è difficile immaginare che anche quest’anno si raggiunga, come all’edizione 2013, la cifra di quasi 140mila visitatori complessivi, al termine della kermesse, il 1 maggio.


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Domenico Coviello

Giornalista

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