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Applausi a Mehta per «Tristan und Isolde» che apre il 77° Maggio Musicale Fiorentino

«Tristan und Isolde»
«Tristan und Isolde»

FIRENZE – Il 77° Maggio Musicale Fiorentino si è inaugurato non fra squilli di tromba, ma con la più notturna delle opere di Wagner, il «Tristan und Isolde» reso ancor più cupo dalle scelte di regia. Sul podio, alla guida dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, il Maestro Zubin Mehta, che ha appena spento la settantottesima candelina. È stata l’ultima «prima» del Maggio tenuta al Teatro Comunale: dal prossimo anno la stagione si inaugurerà al nuovo Teatro dell’Opera, in corso di ultimazione.

Nel cast non spiccano voci eccezionali, ma l’insieme ha una tenuta musicale complessivamente molto buona e sarà senz’altro ancor meglio nelle repliche, passato il nervosismo da “prima” che in un paio di momenti è stato tangibile. D’altronde il Maestro Mehta aveva nei giorni scorsi dichiarato la sua soddisfazione per la scelta di Lioba Braun come Isolde, perché non urla ed ha una voce ricca di sfumature. Apprezzabile è apparsa anche la Brangäne di Julia Rutigliano.

La regia, curata da Stefano Poda, ha suscitato molte discussioni fra chi ha assistito alla prima e c’è da scommettere che ne susciterà anche fra i prossimi spettatori.

La scelta drammaturgica è radicale: non far recitare gli attori e raccontare la storia sostanzialmente attraverso l’uso delle luci. In più di una scena è parso di assistere a una rappresentazione in forma di concerto, tanto le figure dei cantanti si mantenevano immobili e in penombra. È vero che lo stesso Tristano si autodefinisce consacrato alla notte, ma forse su quest’aspetto si è calcato un po’ troppo la mano, specie nel primo atto quando ancora l’ambientazione sarebbe decisamente diurna, in contrasto con l’indole dei protagonisti. Un po’ didascalica, specie perché mantenuta dall’inizio alla fine, l’idea della pioggia di riso (risina, per la precisione) dal soffitto: una sorta di maxi-clessidra, a simboleggiare lo scorrere del tempo. Azzeccata nel primo atto, avrebbe potuto forse più proficuamente fermarsi lì.

Detti i contro (almeno dal punto di vista di chi preferisce veder recitare gli attori e muovere dinamicamente i solisti e le masse quando il libretto prevede che lo facciano), è il caso di evidenziare i pro della messa in scena. Le luci, di importanza centralissima, in uno spettacolo che riduce al minimo, oltre ai movimenti, anche la scenografia, sono dosate e maneggiate con gran perizia e approdano in più di un momento ad effetti molto belli e suggestivi, specie nel secondo e terzo atto.

Alla staticità sul palco non ne corrisponde per fortuna altrettanta nella buca dell’orchestra; al contrario Zubin Mehta dà stavolta del capolavoro wagneriano una lettura in chiave romantica, molto diversa da quella contemplativa e intimista di quindici anni or sono. C’è di che esser grati tanto a lui quanto agli esecutori e il folto pubblico (che – assente il premier Matteo Renzi – includeva, tra gli altri, il cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze, il vicesindaco reggente Dario Nardella, Salvo Nastasi, Carla Fracci e consorte, Giuliano Ferrara) non ha mancato di mostrare il suo apprezzamento a fine rappresentazione. Tre sole repliche dal 4 all’11 maggio: consigliabile approfittarne (info: www.operadifirenze.it).

Teatro Comunale (Corso Italia, 16, Firenze)

«Tristan und Isolde».Azione in tre atti. Musica e libretto di Richard Wagner. Nuovo allestimento. Cantata in tedesco. Sopratitoli in inglese e italiano.

Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino

Direttore: Zubin Mehta, Maestro del coro: Lorenzo Fratini

Regia, scene, costumi, luci, coreografia: Stefano Poda, Drammaturgo e assistente regia, scene, costumi, luci, coreografia: Paolo Giani

Tristan: Torsten Kerl

Isolde: Lioba Braun

Kurwenal: Martin Gantner / Juha Uusitalo (7,11)

König Marke: Stephen Milling

Brangäne: Julia Rutigliano

Melot: Kurt Azesberger

Ein Hirt / Ein Junger Seemann: Gregory Warren

Ein Steuermann: Italo Proferisce

Domenica 4 maggio, ore 15:30
Mercoledì 7 maggio, ore 19:00
Domenica 11 maggio, ore 15:30

Guide all’ascolto al Piccolo Teatro del Comunale: 4 maggio, ore 14.45, 7 maggio, ore 18.15, 11 maggio, ore 14.45

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