
Volterra, la sfida per la ricostruzione del sindaco Buselli: «mosca bianca» vincente nella Toscana del Pd

VOLTERRA – I suoi concittadini lo hanno eletto per la seconda volta consecutiva, affidandogli più consensi di 5 anni fa. E lui, Marco Buselli, 39 anni, infermiere, alla testa non di un partito ma della lista civica «Uniti per Volterra» ha battuto di soli 237 voti, ma con una percentuale netta – 45,23% contro 41,65% – il candidato del Centrosinistra, Paolo Paterni, diventando di nuovo sindaco della città etrusca. E questo nonostante che Paterni potesse contare sull’effetto trascinamento di Matteo Renzi. Che a Volterra, evidentemente, non ha funzionato.
Buselli è subito salito alle cronache per un’iniziativa tipica del suo stile indipendente: valuterà in questi giorni le candidature di chiunque gli invii un curriculum per svolgere il ruolo di assessore alla Cultura (c’e’ tempo fino al 4 giugno: curriculum all’indirizzo sindaco@comune.volterra.pi.it, tel. 0588-86050 interno 242 in orario d’ufficio).
A Firenzepost Buselli parla del futuro che ha progettato per Volterra. A partire dall’accelerazione che vuole imprimere al processo di ricostruzione delle mura crollate sotto la rocca. E spiega da dove arriva, e perché, la sua concezione della politica non come strumento di potere ma come possibilità da mettere a disposizione della comunità. Dalla sua il sindaco può vantare una lotta a tratti aspra contro i progetti della Regione Toscana, che vuole sopprimere i piccoli ospedali, e per far questo si è messo a capo di un vasto movimento trasversale. Quello di Volterra è un ospedale indispensabile, altrimenti le distanze per certi comuni sarebbero proibitive.
Sindaco, nella Toscana di marca Pd, dove più che mai, alle elezioni europee e comunali appena svolte, si sono imposti gli eredi della lunga tradizione di centrosinistra, non sembra necessario appartenere ai Democratici per farsi apprezzare dalla gente: è il buon lavoro che paga sempre?
Sì, oltre al fatto che non è necessario appartenere a un partito. Anzi, a volte questo è addirittura un intralcio, se prevale la disciplina di partito rispetto alla necessità di mettere avanti a tutto, compresa l’idea politica, il bene della propria comunità. Le liste civiche sono uno strumento eccezionale, se riescono a non essere liste civetta o partiti mascherati, per portare avanti le istanze dei cittadini e avvicinarli alla politica.
Come procede la ricostruzione del tratto di mura, lungo 30 metri, crollato lo scorso 31 gennaio causa delle violente piogge?
La ricostruzione procede senza soste per quanto riguarda il primo crollo, ma mancano ancora all’appello i due milioni di euro più volte promessi dal Governo. Ho avuto rassicurazioni dal capogabinetto del ministro ma credo che adesso la cosa si debba concludere, dal momento che abbiamo ben operato su entrambe i cantieri, riaprendo in tempi record un’area strategica per la città, con il terminal bus, la viabilità in uscita ed un parcheggio interrato di quattro piani, oltre a far tornare le undici famiglie evacuate nelle proprie case.
Dopo questo nuovo mandato da sindaco pensa di portare la sua esperienza sul piano nazionale o in regione?
Adesso penso solo e soltanto a questa grandissima responsabilità che i cittadini mi hanno voluto affidare. Non credo si debba far politica come carriera, per cui non ho pianificato nessun percorso di questo tipo. Poter lavorare al progetto che ho messo in campo in questi cinque anni, al fine di poterlo portare a termine, per me è una grande soddisfazione. Con la squadra che ho, lavorerò con rinnovata energia e con la stessa passione che mi ha contraddistinto in questi anni.