Attacchi ai bancomat, test anti-frode a Firenze

FIRENZE – Firenze sarà l’area per un test anti-frode che può essere applicato ai bancomat e ad altri sistema di sicurezza come allarmi ad abitazioni, uffici etc. L’annuncio è stato fatto dal questore di Firenze, Raffaele Micillo. Infatti, la polizia insieme ai gruppi privati che si occupano di ATM (i bancomat), a iniziare da Bassilichi che ha ideato il sistema, è pronta a realizzare un network di informazioni per individuare i reati addirittura prima che possano essere compiuti.
Al posto delle vecchie telecamere o della vigilanza umana i bancomat saranno dotati di sofisticati sistemi di rilevazione che appena “noteranno” comportamenti sospetti (permanenze più lunghe della media, gruppi di persone intorno, etc.) invieranno subito foto e video live in tempo reale a una sala di coordinamento, che avrà il compito di “depurare” i comportamenti anomali ma non criminosi da quelli fraudolenti. A quel punto la segnalazione passerà alla centrale operativa della polizia che potrà inviare le foto dei sospetti alle pattuglie, in modo che i controlli possano essere più puntuali e con maggior efficacia.
Del nuovo sistema di prevenzione si è discusso in un incontro a porte chiuse dal titolo “Lotta alle frodi sugli ATM: analisi dello scenario, strategie e azioni comuni”, che si è svolto in questura. L’obiettivo è stato quello di promuovere un confronto fra banche, istituzioni e operatori di settore su un fenomeno in preoccupante aumento a livello nazionale ovvero le frodi e gli attacchi agli ATM.
Gli attacchi agli ATM sono attuati generalmente con esplosivi, solidi o gassosi, o con ruspe. Le frodi possono essere realizzate con sistemi meccanici (cash trapping), che bloccano l’uscita del contante dal Bancomat, o con sistemi elettronici che carpiscono in modo fraudolento i dati magnetici delle carte e le password. In crescita anche i raggiri ai clienti che stanno effettuando l’operazione allo sportello automatico per sottrarre i contanti appena ritirati.
In Italia nel 2013 sono stati 516 gli attacchi (mezzi meccanici o esplosivi) agli ATM ovvero più 19,7% rispetto al 2012 (Dati OSSIF rilasciati in occasione dell’evento ABI Banche e Sicurezza 2014) e nel primo trimestre 2014 si sono già verificati 173 attacchi con un aumento del 37% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (elaborazione su dati OSSIF). Inoltre nel 2013 sono state 1.053 le segnalazioni di manomissioni agli ATM: 55,1% di cash trapping, 44,2% le compromissioni dati carte; 0,4% cattura carte e 0,4 altro (Dati Consorzio Bancomat rilasciati in occasione dell’evento ABI Banche e Sicurezza 2014).
“Il seminario, riservato agli addetti al settore bancario, rappresenta – ha detto il questore Raffaele Micillo – un momento di condivisione del patrimonio conoscitivo della Polizia, dei tecnici e delle società di gestione dei bancomat, volto ad arginare i casi di clonazione delle carte e di manomissione degli sportelli attraverso un intervento tempestivo delle forze dell’ordine in situazioni di rischio”.
“Oggi ci muoviamo in un contesto in cui forze dell’ordine, banche e operatori di settore intervengono senza un reale coordinamento, impiegando energie che non producono spesso gli effetti sperati e che anzi comportano inefficienze e dispendio di risorse – ha commentato Leonardo Bassilichi, AD di Bassilichi spa -. In questo seminario abbiamo ribadito la nostra disponibilità a creare un modello sinergico di prevenzione e gestione degli eventi criminosi, in collaborazione con le banche e gli operatori del settore, che consenta di supportare al meglio le Forze dell’Ordine nello svolgimento della loro funzione assolutamente centrale, mettendo a loro disposizione le competenze, le esperienze e le informazioni provenienti dalle control room in modo coordinato”.
