Calcio storico nella bufera. Partita sospesa, vittoria ai Rossi: un verde espulso non voleva uscire

FIRENZE – Calcio storico nella bufera. È stata sospesa al 35′ (il gioco dura 50′) la seconda semifinale fra Rossi di Santa Maria Novella e Verdi di San Giovanni. Saranno i Rossi a sfidare i Bianchi di Santo Spirito, il 24 giugno, nella finale del torneo. Motivo? Un calciante verde espulso si è rifiutato di uscire. L’altoparlante ha comunicato che l’incontro, che fino a quel momento vedeva i Rossi in vantaggio per mezza caccia a zero, dovesse essere fermato. Il capitano dei Verdi ha rincorso per il campo due arbitri. La giornata si è conclusa senza inno della vittoria e senza sfilata finale del corteo. Ovvio che la decisione abbia sollevato polemiche che avranno strascichi nei prossimi giorni anche perchè si tratta di una decisione, quella di non far proseguire la partita, finora mai presa. Sono state preannunciate interrogazioni in consiglio comunale, alle quali dovrà rispondere il sindaco, Dario Nardella, anche perché il presidente del Comitato del calcio storico, Michele Pierguidi, è diventato presidente di consiglio di quartiere e non siede più sui banchi del Salone de’ Dugento.
Intendiamoci, i Rossi erano legittimamente in vantaggio (appunto mezza caccia a zero per un tiro alto dei Verdi) e avrebbero anche potuto portare vittoriosamente a termine l’incontro. La partita, fino a quel momento, era stata combattuta anche se i Verdi erano in inferiorità numerica per due precedenti espulsioni e per l’infortunio di un veterano della squadra, Daniele Birghillotti, uscito in barella ma rimessosi in piedi da solo prima di essere caricato sull’ambulanza che lo avrebbe dovuto trasportare all’ospedale. Secondo i responsabili del Comitato, la sospensione della partita è prevista dal regolamento quando un calciante espulso rifiuta di uscire. Si tratta tuttavia di un provvedimento fin qui mai applicato. E sul quale i Verdi sollevano più di una obiezione. Il calciante che è voluto restare in campo si è giustificato ritenendo l’espulsione ingiusta dal momento che, poco prima, avrebbe ricevuto un calcio in faccia senza che sia stato preso nessun provvedimento. Era proprio impossibile far riprendere la partita? Non ci sono altri modi per far rispettare un regolamento sempre in discussione? Il Comitato del calcio storico dovrà dare molte risposte. Va ricordato che l’altra semifinale, vinta per due cacce a una dai Bianchi sugli Azzurri, è stata invece spettacolare e giocata e finita senza contestazioni.
