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Sanità, stangata in arrivo: aumenteranno i ticket anche per i malati cronici

Il piano sanitario regionale è scaduto da 4 anni

ROMA – I ticket sanitari saranno rivisti entro fine anno, con criteri più improntati al redditto di chi li paga. Il Ministero della salute proporrà perciò l’aumento di ticket per farmaci e prestazioni specialistiche in proporzione al reddito dei soggetti. Questo l’orientamento del gruppo di lavoro sul Patto per la salute del governo, guidato dal ministro Beatrice Lorenzin e formato da otto assessori regionali, fra i quali l’assessore toscano Luigi Marroni, e da un rappresentante del ministero dell’Economia. Questi nuovi ticket legati al reddito dovrebbero valere anche per le patologie croniche. Obiettivo dell’esecutivo sarebbe effettuare l’aggiornamento entro il 2014.

L'assessore Luigi Marroni
L’assessore alla sanità della Toscana, Luigi Marroni

TOSCANA – In Toscana già nel 2012 la Regione aveva provveduto all’introduzione dei superticket, portando a un livello esorbitante la pressione di compartecipazione alle spese sanitarie. Soprattutto per la diagnostica e le visite, anche a causa di questi balzelli, la sanità pubblica man mano diviene poco concorrenziale rispetto al privato. Figuriamoci in caso di ritocco. «Tempi d’attesa poco compatibili col bisogno di cura dei cittadini a fronte di ticket già alti – ha spiegato il Vicepresidente della Commissione sanità della Regione Toscana, Stefano Mugnai – sempre più spesso rendono più appetibile, per i toscani, rivolgersi al privato quando non all’intramoenia. Per chi poi vive nella Toscana di confine – ha proseguito – un’altra alternativa sono le ‘fughe’ fuori regione».

FARMACI – E’ auspicabile dunque che un ulteriore aumento nazionale non incrementi ancor più

Stefano Mugnai (Forza Italia)
Stefano Mugnai (Forza Italia), vicepresidente della commissione sanità del Consiglio regionale

il costo di farmaci e prestazioni per i toscani. In questo senso speriamo che la presenza di Marroni al tavolo di lavoro ministeriale faccia da garanzia ad evitare scenari già visti con l’introduzione, dei superticket del 2012. Si tratterebbe di un ulteriore balzello che aumenterebbe ancor più il peso della pressione tributaria e fiscale nei confronti di tanti cittadini. La molto sbandierata diminuzione delle tasse promessa da Renzi dov’è finita? E dove sono finiti i principi di equità e solidarietà se si prevede il ticket perfino per le malattie croniche, per curare le quali i cittadini sono ovviamente obbligati a rivolgersi ai sanitari e a utilizzare specifici farmaci? Attendiamo una sollecita risposta.

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