Roma: in fin di vita Ciro Esposito il tifoso ferito prima della finale di Coppa Italia

ROMA – E’ in fin di vita nel suo letto dell’ospedale romano, Ciro Esposito, il giovane tifoso del Napoli ferito da un colpo di pistola prima della finale di Coppa Italia con la Fiorentina, all’Olimpico, il 3 maggio scorso. Così, dopo 50 giorni di ospedale e dieci operazioni, e mentre l’Italia viene eliminata dai Mondiali 2014 in Brasile, il ragazzo si è improvvisamente aggravato. Per i medici è in fin di vita. Risulta “cosciente ma sedato farmacologicamente”, fanno sapere i sanitari del Policlinico Gemelli. Alla madre aveva detto “non ce la faccio piu'”.
Circondato dai genitori, dai parenti e dagli amici, molti arrivati da Napoli, il ragazzo di Scampia è in condizioni gravissime. Le conseguenze del colpo di pistola al polmone, sparato durante la rissa
vicino allo Stadio Olimpico, secondo la procura di Roma dall’ultrà romanista Daniele ‘Gastone’ De Santis, potrebbero essere fatali al giovane tifoso azzurro.
“Ci vorrebbe un miracolo”, afferma lo zio, Enzo Esposito, trattenendo a stento le lacrime. “Resto con lui fino all’ultimo”, dice la madre Antonella Leardi, praticamente distrutta. E la famiglia riapre la polemica sulla gestione della sicurezza quel 3 maggio a Roma, prima di Napoli-Fiorentina. Lo zio chiede le dimissioni del prefetto e del questore della capitale “per le gravi negligenze che hanno contribuito a ridurre così mio nipote”.
