Skip to main content

Mondiali 2014, Balotelli nel mirino di compagni e tifosi. Lui replica: «Gli africani non scaricano un fratello»

La soddisfazione di Balotelli dopo il gol agli inglesi. Poi tutto è cambiato
La soddisfazione di Balotelli dopo il gol agli inglesi. Poi tutto è cambiato

MANGARATIBA – Nell’immaginario collettivo italiano, Mario Balotelli è finito sotto processo. Archiviato con le dimissioni il dibattito su Prandelli, sul banco degli imputati finisce il centravanti. La cui difesa alimenta udienze di fuoco, di qui ai prossimi mesi. Come il retroscena della sostituzione in Italia-Uruguay, scaturita da un “confronto” nell’intervallo tra centravanti e ct, che prima lo ha zittito e poi lo ha messo fuori.

“La colpa questa volta non la faccio scaricare a me: cercate altre scuse”, è la risposta di Balotelli, affidata  a twitter, mentre si tingeva di biondo la cresta. Ferito dalle critiche di Buffon e De Rossi, e anche dai messaggi postati dai tifosi: la verità è che non sei italiano, ritirati, è il video di un anonimo tifoso ripostato dal giocatore sul suo profilo, con tanto di replica durissima.“Un africano non scaricherebbe mai un suo fratello, in questo noi negri siamo anni avanti. Vergogna non è sbagliare un gol, vergognose sono queste cose”, con l’aggettivo tutto maiuscolo.   Il rapporto si e’ rotto, tra Balotelli e la nazionale. Non solo con i tifosi. Quella azzurra era la sua maglia d’adozione, lui che non aveva mai legato con nessuna squadra di club. Ma gli atteggiamenti in campo, quell’indolenza ha indispettito anche una vecchia gloria mondiale come Mauro Camoranesi, commentatore tv della partita di Natal, sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

L’episodio chiave nell’intervallo di Italia-Uruguay: Balotelli è rientrato borbottando, trascinando nello spogliatoio il nervosismo che lo aveva condotto all’ammonizione e lo aveva reso inconcludente.Prandelli ha provato a dargli l’ultima chance (“Se non cambi atteggiamento, dopo 10′ sono costretto a farti uscire”), a quel punto sono intervenuti anche alcuni ‘senatori’. Fidatevi di me,lasciatemi perdere, borbottava Balotelli. “Stai zitto”, la replica di Prandelli, che a quel punto ha capito. E infatti alrientro in campo il centravanti su cui l’Italia aveva puntato tutto era rimasto in panchina, solo in un angolo: in campo c’era Parolo. Così quel cambio è diventato l’epilogo di una frattura.Perchè le leggi non scritte del calcio possono accettare la mancanza di qualità, le bizze in ritiro, gli isolamenti, la twittomania: ma non la mancanza di ‘compromiso’ – per dirla con Camoranesi – di impegno in campo.

Anche per questa accusa della squadra, il giorno dopo il borbottio di ‘SuperMario’ è diventato un lungo messaggio su twitter e Instagram. Tutto di fila, senza tirare il respiro, senza punti ne’ virgole. ”Sono Mario Balotelli ho 23 anni e non ho scelto di essere italiano – lo sfogo del centravanti – L’ho voluto fortemente perchè sononato in ITALIA e ho sempre vissuto in ITALIA. Ci tenevo a questo Mondiale, sono triste arrabbiato deluso con me stesso. Si’ magari potevo fare gol con la Costa Rica avete ragione ma poi? Poi qual’è il problema? Forse quello che vorreste dire tutti è questo? La colpa non la faccio scaricare ame solo questa volta perchè Mario Balotelli ha dato tutto per lanazionale e non ha sbagliato niente ( a livello caratteriale)quindi cercate un’altra scusa perchè Mario Balotelli ha lacoscienza a posto ed e’ pronto ad andare avanti più forte diprima e con la testa alta. Fiero di aver dato tutto per il Suopaese. O forse, come dite voi, non sono Italiano…”.

 

Balotelli, Mondiali 2014, Prandelli, tifosi


Paulo Soares

redazione@firenzepost.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741