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Autostrade, esodo e controesodo: ecco il decalogo per chi guida

Un controllo della Polizia stradale
Un controllo della Polizia stradale

Autostrade per l’Italia ha fissato per sabato 9 agosto l’unico bollino nero di quest’estate. Ma chi guida deve comunque tenere sempre un atteggiamento prudente, sia durante l’esodo che, dopo le vacanze, nel controesodo. I dati ci dicono che, negli ultimi dieci anni, gli incidenti mortali sulla rete autostradale italiana si sono più che dimezzati (–59%), superando con tale risultato l’obiettivo che l’Unione Europea ci aveva assegnato e che era quello del 50%.

Un trend di tutto rispetto, che conseguentemente porta il conducente italiano a prediligere i percorsi autostradali rispetto a quelli ordinari. Alla base della sicurezza c’è però l’accorto e prudente comportamento di che guida e il rispetto delle regole. A vigilare su tutto ciò sappiamo che è deputata in ambito autostradale la Polizia Stradale con le proprie pattuglie (pattuglie che in tempi di spending reviuw si sono ridotte, è vero). Ma per nostra fortuna è stata la tecnologia a venirci in soccorso: non solo autovelox e Tutor ma anche tanti occhi elettronici, centinaia di telecamere che permettono all’operatore di seguire dalla Sala di controllo ,come se fosse sul posto e ancora meglio, ciò che accade sulle corsie di marcia, in galleria, sulle aree di servizio, nei piazzali delle autostazioni e a dirottarvi nell’immediatezza la pattuglia, ove ve ne sia la necessità.

E allora ecco un sintetico decalogo, stilato sulla scorta dell’esperienza di chi, fin dalla fine degli anni ’70, si è impegnato a gestire ricorrentemente esodi e controesodi:

SI, ad un controllo generalizzato del veicolo e dei documenti: patente di guida, carta di circolazione e certificato di assicurazione,innanzitutto. E poi l’ indispensabile controllo dei pneumatici, delle luci e delle spazzole tergicristallo; non sono infrequenti, anche d’estate, temporali o ancor peggio le “bombe d’acqua”.

SI, alla percorrenza della corsia più libera a destra, quella a sinistra riservarla al sorpasso, manovra da concludere in tempi ragionevoli.

SI,all’interruzione del viaggio ai primi sintomi di stanchezza. Quando le palpebre tendono ad abbassarsi, fermarsi alla prima area di sosta o di servizio e fare un salutare riposino. La guida, si ricordi, richiede la massima vigilanza e riflessi al top!

SI, al puntuale controllo lungo la marcia delle scritte che appaiono sui pannelli a messaggio variabile, cha danno notizie su eventuali incidenti o blocchi del traffico. E’ opportuno anche sintonizzare l’autoradio sui noti canali d’informazione.

SI, all’uso delle cinture di sicurezza anche per i passeggeri che sono seduti dietro,dei seggiolini per i bambini a bordo, nonché dell’auricolare e del viva voce per i cellulari.

NO, alle inversioni ad U lungo le corsie di marcia e nei piazzali delle barriere e dei caselli; nel caso si sia mancata l’uscita, si deve proseguire e ritornare indietro uscendo al primo casello utile.

NO, alla fermata sulla corsia di emergenza. Questa corsia va impegnata unicamente nel caso di un malore o di un guasto meccanico.Per tutti gli altri casi si deve fare uso delle piazzole di sosta e con l’avvertenza di scendere con prudenza, avendo indosso il giubettino catarifrangente

NO, ad alcool e a pasti abbondanti. L’alcol non si coniuga con una guida sicura. Da preferirsi pasti leggeri; una piccola scorta d’acqua, poi, è consigliabile tenerla sempre a bordo.

NO, al superamento dei limiti di velocità, a manovre di sorpasso azzardate o alla guida mantenendosi col muso del vostro mezzo incollato al posteriore di chi vi precede; è quello che in molti paesi va sotto il nome di “ guida aggressiva” ed è pesantemente sanzionata.

NO, a battibecchi o polemiche con altri conducenti. Non cedere alla tentazione di far valere le proprie ragioni scendendo dal veicolo e lasciarsi coinvolgere in animate discussioni. Perché anche nell’ ipotesi che si riuscissero a dimostrare all’interlocutore le nostre pretese ragioni, si sarebbero comunque detratti minuti preziosi alla nostra meritata vacanza………


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Sergio Tinti

già Comandante Polizia Stradale della Toscana

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