
Scuola, Toscana nel caos: mancano oltre 100 presidi e 2.700 insegnanti

FIRENZE – Manca un mese e mezzo all’inizio del nuovo anno scolastico in Toscana e, come ha spiegato in una conferenza stampa Alessandro Rapezzi, segretario generale Flc Cgil Toscana, tra scuole senza presidi e segretari e cattedre ancora vacanti si preannuncia un autunno decisamente caotico. I numeri citati dal Flc Ggil sembrano piuttosto allarmanti, 104 scuole senza preside, 50 senza segretario e ben 2.706 cattedre ancora vacanti.
Ma andiamo per ordine. Su 491 istituzioni scolastiche toscane 104 non avranno un dirigente scolastico, ossia saranno le 27 che essendo sottodimensionate non spetta per legge, ma ve ne sono 77 tra le quali almeno 70 hanno i posti vacanti. Resta aperto ancora il problema del concorso per Dirigenti scolastici del del 2011 in attesa di una sentenza del Consiglio di Stato che tiene ancora sulle spine ben 110 Dirigenti scolastici neo immessi che non possono accedere alla mobilità e all’assegnazione di un incarico di reggenza. In questo modo 227, se i conti tornano, dovranno sostenere anche il carico delle 104 reggenze. Del resto anche l’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana è mancante dal 2013 del Direttore titolare.
Non meno rosea la situazione che riguarda le cattedre vacanti. Le graduatorie definitive del concorso docenti 2012 dovrebbero essere operative da settembre per le nuove assunzioni. Sono uscite in questi giorni le Graduatorie ad esaurimento (GAE) provvisorie ed è fissato per il 5 agosto prossimo la data di scadenza per i reclami. Mentre il 4 agosto scade l’inserimento e l’aggiornamento delle domande per l’inserimento nelle graduatori di seconda e terza fascia per le supplenze.
Le cattedre vacanti in Toscana quest’anno sono 2.706 e comprendono la scuola dell’infanzia, la primaria, la secondaria di primo e secondo grado. Di queste 970 riguardano il sostegno mentre le restanti 1736 sono per il cosiddetto posto comune. Il 5 agosto prossimo sarà presentata la Ministero la ripartizione provinciale delle assunzioni su posto comune e su sostegno a forse anche del personate ATA (Amministrativo Tecnico e Ausiliario), ma non andranno a coprire che in parte i posti a disposizione. Come ogni anno si riproporrà la tiritera delle chiamate dei supplenti per colmare i posti ancora disponibili con un dispendio economico maggiore rispetto al completamento dell’organico con assunzioni. Un mistero o una necessità resta comunque come ogni anno il dubbio del perché non si proceda a coprire le cattedre vacanti con nuove assunzioni.