Prato, la procura apre un’indagine sulla famiglia «posseduta dal demonio»

FIRENZE – Finisce sul tavolo del magistrato la vicenda della coppia di Prato che crede di avere i figli «posseduti dal demonio». La Procura ha infatti aperto un fascicolo conoscitivo.

La famiglia, di origine albanese, composta dai 2 genitori e da 3 figli, di cui uno minorenne, nell’ultima settimana aveva ravvisato elementi di «possessione demoniaca» nella propria abitazione: dapprima era stata fatta la richiesta alla Diocesi pratese di eseguire alcuni esorcismi; poi però la situazione era precipitata nella serata di sabato 2 agosto, quando – a seguito dell’intervento dei carabinieri – era stato disposto il trattamento sanitario obbligatorio (tso) per i genitori della famiglia.

Sembra infatti che il padre e la madre avessero procurato bruciature sulle braccia del figlio piccolo, di 15 anni, giunto all’ospedale Santo Stefano di Prato per essere curato da rilevanti ustioni: i genitori si erano giustificati davanti ai sanitari e agli stessi carabinieri affermando che il ragazzo era «posseduto dal demonio». Già qualche giorno prima però anche le altre due figlie, maggiorenni, si erano presentate al pronto soccorso lamentando la «possessione demoniaca». Le presunte ferite che presentano almeno due dei tre figli della coppia sono ora al vaglio del magistrato di turno Laura Canovai, che sta cercando di comprendere se vi siano profili di reato e persone da iscrivere eventualmente nel registro degli indagati.

Fino a domenica 3 agosto tutti e 5 i membri della famiglia risultavano ricoverati in 5 diversi ospedali della Toscana. Oggi 4 agosto è stata invece dimessa una delle figlie maggiorenni. Ancora ricoverati l’altra sorella e il ragazzo minorenne. Restano invece in trattamento sanitario obbligatorio il padre e la madre.