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A bordo dell'elicottero AB212 della Marina Militare in Oceano Atlantico

Atlantico: in volo con l’elicottero del «Durand de la Penne» per controllare le rotte marittime (FOTO)

Sul ponte di volo del Cacciatorpediniere Durand de la Penne
Sul ponte di volo del Cacciatorpediniere Durand de la Penne

OCEANO ATLANTICO (GOLFO DI CADICE) – Ore 7.30 a.m. di martedì 19 agosto. A circa 25 miglia dalla costa a nord ovest dello stretto di Gibilterra, il pattugliatore P73 Vigia della Marina spagnola incrocia quel tratto di mare. È di uno dei punti di maggior traffico marittimo in uscita dal Mediterraneo e in arrivo dall’Africa diretto verso i principali porti di tutto il nord Europa. Il «patrol boat» ha l’ordine di intercettare un mercantile per identificare equipaggio, controllare documenti di carico ed ispezionare la stiva per controllare la merce. Il rischio che possa trasportare armi è elevato.

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ABBORDAGGIO – Dal Vigia parte l’ordine via radio al mercantile di fermarsi e comunicare il numero dei membri dell’equipaggio: tutti dovranno disporsi in un’unica area, tranne due persone in plancia e una in sala macchine. Il pattugliatore chiede anche il consenso al mercantile di far salire a bordo proprio personale di ispezione. È il primo livello di «approccio»: qualora la risposta non arrivasse o fosse negativa occorrerebbe agire con procedure d’emergenza.

ESERCITAZIONE – Dalla radio arriva invece il nulla osta a far avvicinare una prima imbarcazione. L’ok è del vicinissimo cacciatorpediniere italiano «Durand de la Penne», che simula di essere il mercantile fermato. Siamo nel momento più vivo di un’esercitazione combinata tra le due unità in tema di controllo del traffico marittimo. In termine militare Passex da «passing exercise», un’esercitazione tra due navi normalmente di diversa nazionalità per cooperare insieme in molteplici attività.

POSTO DI BLOCCO – Il Vigia si dispone dietro la nave fermata, pronta a intervenire tempestivamente qualora la prima decidesse un improvviso cambiamento di rotta per tentare la fuga. Né più né meno come una pattuglia della polizia stradale a un posto di blocco.

Alcuni membri dell’equipaggio italiano si dispongono, in abiti civili, sul ponte di volo del Durand de la Penne, mentre un team di sicurezza armato spagnolo arriva con un gommone veloce e sale a bordo con una scaletta di corda per tenerli sotto controllo ed ispezionare la nave. Poco dopo arriva un altro gommone con un ispettore che sale in plancia e simula la verifica dei documenti di carico e di viaggio. Il successivo controllo della presunta merce a bordo dà esito negativo.

ELICOTTERO – Ma la Passex non è finita. È il momento ora dell’elicottero AB212 della Marina che si alza in volo dal Durand de la Penne, per effettuare alcuni passaggi sopra le due unità che lentamente si «sganciano». Il capo pilota sottotenente di vascello Daniel Avallone effettua numerose virate anche a bassa quota per poi «appontare» (non … atterrare) sul minuscolo ponte di volo del pattugliatore spagnolo. Un’opportunità reciproca di addestramento per le due navi: da un lato l’equipaggio italiano dall’altro il team spagnolo del ponte di volo che interfacciano tra loro. Stesso linguaggio operativo, stesse procedure. Ma quanto può essere diversa la teoria dalla pratica in volo. Specie quando può bastare un solo colpo di vento di troppo per rendere molto critica una situazione.

(Continua – 8)

ARTICOLI PRECEDENTI:

13 ago 2014 –Il Durand de la Penne lascia il porto di Londra. A bordo della nave intitolata all’eroe di Alessandria d’Egitto, 90 allievi dell’Accademia Navale di Livorno

14 ago 2014 –Lungo il Tamigi con il cacciatorpediniere «Durand de la Penne» sulle rotte di Nelson

15 ago 2014 –Professione cadetto di Marina: “Così costruiamo il nostro futuro a 20 anni”

16 ago 2014 –Ferragosto in Atlantico per il Durand de la Penne tra balene e il pensiero ai Marò bloccati in India

17 ago 2014 –Scramble sull’Atlantico per salvare un naufrago con l’elicottero della Marina

18 ago 2014 – Ecco i segreti del cacciatorpediniere Durand de la Penne (Foto)

19 ago 2014 – Parla il comandante del Durand de la Penne: così portiamo il Tricolore nel mondo


Sandro Addario

Giornalista

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