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Stefania Fuscagni

Toscana: la ricandidatura di Rossi offre al centrodestra l’occasione per vincere

Quando ho letto che Matteo Renzi, di fatto, dava il via libera alla riconferma della ricandidatura di Enrico Rossi sono rimasta incredula. Incredula perché, con questa mossa, che è una resa del renzismo toscano militante, Renzi dimostra la sua debolezza rispetto al “vecchio” PD: che rimane uguale a se stesso ed in mano alla stessa nomenklatura.

Detto questo, che nella sostanza per me non è una novità ma una conferma, riproporre Rossi significa davvero non rendersi conto dei fallimenti di questi cinque anni. Insomma, Renzi vuol proprio male alla Toscana. Rossi è il simbolo del fallimento politico del sistema Toscana targato PD: con lui e politicamente grazie a lui lo scandalo della sanità toscana con i suoi buchi milionari che passa da totem a tabù e poi il fallimento del Piano Socio Sanitario, lo schiaffo della Concordia, la “fregatura” dalle gambe corte sullo scalo di Peretola, le pazze idee da manifesto ideologico sulla fecondazione assistita, il fallimento del Piano sul Paesaggio e della revisione della legge sull’urbanistica.

Ma non solo: programma piatto sulle politiche culturali, sulla svolta infrastrutturale, sui contenimenti della spesa pubblica, sulle partecipate utili solo a creare conventicole politiche molto amicali e poco funzionali. Insomma: il peggior volto politico della sinistra non in termini personali ma in termini simbolici. Questa uscita di Renzi, utile solo a tenersi buona la sinistra antirenziana, dimostra ancora una volta come la sinistra usi i territori per regolare grane di partito e soprattutto pensi che sia impossibile perdere nelle regioni rosse, viste da sempre come proprietà politica del PD.

Non è così: la Toscana è pronta all’alternanza. Ne sono certa. Naturalmente, per vincere le sfide serve consapevolezza e quindi il centrodestra deve rispondere con un programma condiviso – che in questi anni abbiamo in parte già abbozzato- e con una candidatura unitaria, dinamica e di indubbia competenza. Una candidatura che sappia mettere a nudo i fallimenti della sinistra e poi governare la rinascita della Toscana. Una candidatura forte, di esperienza fatta sul campo, di lavoro vero da poter mettere a frutto e che sappia far intravedere che l’alternanza non solo è possibile ma per la Toscana è vitale.

In questi cinque anni, come Portavoce insieme ai Gruppi di centro destra (FI- FdI- Più Toscana) abbiamo messo insieme una piattaforma comune e di valori condivisi che oggi è una “macchina” che può andare lontano e se ci mettiamo la benzina giusta noi, insieme, possiamo davvero puntare al sorpasso. Gli oggettivi fallimenti di Rossi, sono per il centrodestra un’occasione storica, ora dobbiamo giocarcela e sono fiduciosa perchè al nostro interno abbiamo uomini e donne pronte a dare la spallata e a garantire alla Toscana un nuovo corso. Del resto i problemi non sono nè di destra nè di sinistra, sono problemi ed in Toscana ce ne sono tanti e quasi tutti sono il frutto delle politiche del PD di Rossi, questo i toscani lo sanno e si aspettano da noi una proposta forte e competente. Un modello Perugia tradotto in toscano.


Stefania Fuscagni

Consigliere regionale Pdl in Toscana
Portavoce dell'opposizione
redazione@firenzepost.it

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