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Fiorentina, prima vittoria che conta: 3-0 al Guingamp. Sblocca Vargas, poi segnano Cuadrado e Bernardeschi. Pagelle

Vargas, autore del primo gol viola su assist di Kurtic
Vargas, autore del primo gol viola su assist di Kurtic (foto Giacomo Morini)

FIRENZE – Finalmente la Fiorentina si sblocca in una partita che conta. E’ Vargas, a sorpresa, che firma il primo gol della stagione in una partita ufficiale.  Cross pennellato da Kurtic (buono il suo debutto) e zuccata prepotente del peruviano, schierato a sinistra di Gomez, in un tridente che vede, a destra, un Cuadrado molto attivo: e capace di andare in gol. Il suo piede sfodera il gol del raddoppio quasi a metà ripresa. Montella lo sostituisce con Bernardeschi ed ecco che il ragazzo diventa prodigioso e inventa la terza segnatura di una serata finita in maniera addirittura sontuosa. Almeno nel risultato. Il gioco? Un po’ troppo macchinoso nel primo tempo. Poi fluido quando il modesto Guingamp è rimasto in dieci per l’espulsione, forse affrettata, del lungo centrocampista Diallo. Progressi? Sì, soprattutto grazie a Kurtic e a Badelj, nel secondo tempo subentrato a Borja Valero. Benino anche Richards, che promette folgoranti discese come ai tempi del City. Basanta? Benino. Così come il portierone Tatarusanu: decisivo in una parata salva-risultato sull’uno a zero, poco prima del raddoppio di Cuadrado.

Conclusione? Fiorentina migliore. Ma ora  serve la riprova, domenica a Bergamo, in una trasferta assai più insidiosa di quel che si potrebbe pensare. Montella ha ricavato senz’altro indicazioni utili dal debutto in Europa League: quindi c’è da aspettarsi una Fiorentina un po’ più nuova, rispetto alle partite con la Roma e il Genoa. Kurtic e Badelj potrebbero aspettarsi una conferma. E anche Richards sembra pronto. Allora: due giorni per tirare il fiato eppoi avanti, per recuperare terreno in campionato.

 TRIDENTE – La serata è calda. Lo stadio, almeno apparentemente, freddino: solo la curva Fiesole tiene fede al suo too di sempre presente. La Ferrovia si potrebbe affittare, se non fosse per una piccola porzione occupata da qualche centinaio di francesi. E la Maratona e solo macchiata qua e là dalla presenza di gruppi di tifosi. E’ vero che il Guingamp non accende la fantasia, ma è altrettanto vero che nemmeno la Fiorentina, dopo le amichevoli sfolgoranti, ha fatto molto per infiammare i tifosi. Montella cambia un po’ la squadra.  In porta lancia il romeno Tatarusanu. In mezzo alla difesa non c’è  Gonzalo Rodriguez, laciato a riposo per provare Basanta, vicecampione del mondo con l’Argentina. A metà campo, contrariamente alle previsioni,  ancora Pizarro e non Badelj. Invece gioca Kurtic al posto di Aquilani.  Davanti, insieme a Cuadrado e Gomez , fa completare il tridente a Vargas.  Quindi ancora 4-3-3. L’abbastanza misterioso Guingamp si presenta con un 4-4-2 assai flessibile.

SVIRGOLATA – Comincia bene Borja Valero, che serve Gomez (2’) ma il tedesco si gira con troppa lentezza e i difensori francesi spazzano via. Il Guingamp non sta a guardare e conquista un paio di calci d’angolo. Ma per un quarto d’ora non succede molto. I viola ci provano, soprattutto con un ficcante Cuadrado che probabilmente vuol presentarsi con le credenziali giuste ai dirigenti per discutere l’aumento di stipendio.  Il Guingamp aspetta e cerca la ripartenza. Ma fa anche sorridere: l’alto ed esile portiere di colore, Samassa (17’) cerca di rinviare e svirgola goffamente in angolo. Quindi la Fiorentina segna (19’) con Cuadrado ma l’arbitro si accorge del fuorigioco di Gomez e annulla. Morale? Tiri in porta zero. O poco più. Fatica troppo, la Fiorentina ad arrivare in zona gol. La scelta di Vargas come punta,a sinistra di Gomez, non appare, almeno per mezz’ora, felicissima. Gomez è sempre troppo fermo. E Cuadrado sembra una diligenza nel far west: sempre circondato.

VARGAS – Ma il cronista è contento di essere smentito poco. Al 34’ la Fiorentina va in vantaggio. Con chi? Guarda caso proprio con Vargas, che si scrolla le critiche con un azzeccatissimo colpo di testa, su perfetto assist di Kurtic, che comincia a incidere. L’ex Sassuolo (che però da gennaio a giugno ha giocato nel Torino) si mostra assai dinamico e soprattutto sa dove mettere il pallone. Per esempio sulla testa di Vargas che riesce, quasi d’incanto, a scuotersi dall’apatia e a entrare, a suo modo, nella storia: segnando il primo gol ufficiale della Fiorentina nella stagione 2014-2015. Subito dopo il Guingamp si complica la vita:  rosso per Diallo, per fallo su Pizarro. Espulso perché Diallo, il cartellino assonante con il suo cognome, appunto il giallo, se l’era già visto sventolare davanti dall’arbitro alcuni minuti prima. Doppia ammonizione e negli spogliatoi. Fiorentina quindi meno pressata a metà campo. Francesi in affanno,  costretti a ripetuti falli per arrivare al riposo con il minimo scarto.

BADELJ – Cambia Montella, in avvio di ripresa: fuori Borja Valero (bene faegli tirare il fiato in vista della trasferta a Bergmo) e dentro Badelj. Che mostra di poter coesistere con Pizarro. Fiorentina in avanti e ripetutamente vicina al gol: con Cuadrado (un paio di volte) e Vargas. Si muiove benino Kurtic, che deve semmai frenare una naturale irruenza. In ogni caso si trova a suo agio con il debuttante Badelj e con Pizarro. Anzi è il Pek che si avvantaggia della presenza di due compagni che corrono e collaborano. Quindi è la volta di Richards: entra al posto di Savic, sostituito al centro della difesa da Tomovic che va a far coppia con Basanta. E’ un altro esperimento montelliano. Pizarro (13’) indovina un bel tiro da 25 metri: purtroppo a lato di un metro. Poi è la volta di Richards:  chiede il pallone e si precipita in una discesa travolgente, arriva quasi sulla linea di fondo e mette in mezzo per Gomez, che non ci arriva per l’intervento in extremis di un difensore francese.

CUADRADO  – Tocca al portiere, Tatarusanu, conservare il vantaggio (19’) deviando una sberla di Mandanne dal limite dell’area. Il numero uno riceve i primi applausi dei fiorentini. Che poco più di due minuti dopo (22’) arrivano quasi a spellarsi le mani per Cuadrado: che finalmente si sblocca e segna con una sventola da 5-6 metri, imprendibile per l’esile Samassa.  Due a zero.  Guillermo è contento: può andare a discutere il suo ingaggio mostrando qualcosa di concreto: un bel gol e una condizione già migliore rispetto alla partita con il Genoa. Montella approfitta del risultato … abbondante e lo toglie, certamente per risparmiarlo in vista di Bergamo. E mentre Cuadrado esce fra gli applausi, entra Bernardeschi: accompagnato dai cori dello stadio. Che si accende anche per dedicare un … saluto a modo suo al ct, Antonio Conte. Forse non ce n’era bisogno…  Intanto Richards continua a prodursi in galoppate che portano scompiglio nella difesa di un Guingamp un po’ provato. E più preoccupato di non prenderne ancora, che motivato dalla ricerca di riscossa. La Fiorentina prosegue a valanga. Sbaglia, ma poi trova il terzo gol: segna Bernardeschi al 42’. Con facilità apparente: si porta avanti il pallone da solo, fa tre-quattro passi e lascia partire un tiro che s’insacca. Tre a zero. E potrebbero essere quattro se Gomez fosse più pronto. Il pubblico capisce e lo incita. Finisce al grido di Mario Gomez. Un incoraggiamento che potrebbe tradursi in gol: magari domenica a Bergamo, contro un’Atalanta che farà pochi complimenti.

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Sandro Bennucci

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