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Toscana: il primo cellulare a 8 anni. La metà dei bambini lo possiede

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FIRENZE – Un telefono cellulare a otto anni. Ormai quasi il 50% dei bambini di terza elementare lo possiede e lo tiene regolarmente in camera da letto. Lo sostiene una ricerca sul rapporto fra minori e nuove tecnologie dell’Istituto degli Innocenti di Firenze su 230 bambini di sei province toscane. Contrari al cellulare oltre il 40% dei genitori. Chissà però fino a quando.

Il 67% del campione dichiara di poter tenere in camera la televisione (nel 54% dei casi abbinata ad una console per videogiochi), il 49% il computer e il 47% il telefono cellulare: la tv è comunque l’apparecchio più utilizzato con il 38% di piccoli spettatori per almeno tre ore al giorno.

Lo studio evidenzia anche che un bambino su quattro naviga su Internet tutti i giorni, e il 41% una o più volte la settimana. Cosa più «grave» è che ben due bambini su cinque lo fanno senza la presenza di un adulto. Il 22% ha avuto dai genitori informazioni sui rischi di Internet, e quasi la metà ha avuto da loro regole sul tempo di utilizzo.

Un bambino su tre ritiene che il cellulare sia utile per «sentirsi meno soli», quota che sale al 44,7% nel caso di un pc connesso a Internet: ma il 17% ha dichiarato di avere avuto esperienze negative in rete, in più della metà dei casi con altri bambini, in misura minore con ragazzi più grandi o adulti.

Intanto a Firenze è stato presentato il nuovo Osservatorio nazionale “Internet@minori”, aperto al contributo di studiosi ed operatori del settore, che avrà lo scopo di vigilare sul rapporto tra nuovi media e minorenni. La nascita è stata ufficializzata giovedì 25 settembre nell’ambito di un convegno promosso dall’Istituto degli Innocenti, nel quale è stato fatto il punto sulle buone pratiche dei Corecom regionali, e si sono confrontati ricercatori, esperti, rappresentanti istituzionali. L’osservatorio promuoverà iniziative come ricerche, monitoraggi, reti europee, di interesse comune ai soggetti che lo costituiranno: i Corecom, l’Agcom, l’Istituto degli Innocenti.

«Le attività si concentreranno sul tema minori e nuove tecnologie – ha spiegato Sandro Vannini, presidente del Corecom Toscana – con la documentazione di progetti educativi e di ricerca sul territorio nazionale, nonché con la realizzazione di campagne di informazione e sensibilizzazione ed azioni informative per educatori ed insegnanti e percorsi educativi per ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado».

Sul tema dei minori davanti a internet, Grazia Sestini, garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Toscana, ha affermato che «gli adulti devono non tanto vietare ma accompagnare i figli alla scoperta del web». Non ci sono, secondo Sestini, solo aspetti negativi nella rete ma anche contributi positivi alla crescita dei ragazzi e delle ragazze. Internet – ha precisato – «offre però delle possibilità di anonimato che la vita reale non offre. Ciò non sempre è positivo. Il cyberbullismo, ad esempio, trova il suo fondamento proprio in questa caratteristica di internet. In questo senso occorre vigilare sull’uso che del web fanno i bambini«.

La presidente dell’Istituto degli Innocenti, Alessandra Maggi, ha infine ricordato che l’ente «lavora su questo tema ormai da molti anni grazie a un progetto nato in collaborazione con la Regione Toscana che ha toccato tutte le province e ha coinvolto oltre 9 mila bambini e ragazzi, con famiglie e insegnanti, con l’obiettivo di permettere loro un accesso sicuro e allo stesso tempo una scuola di Internet»

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