Pistoia, mozzarelle false (non di bufala): maxi sequestro in 7 supermercati

PISTOIA – Stop alle false mozzarelle in 7 supermercati toscani. L’operazione è scattata nei giorni scorsi a opera degli uomini del Corpo Forestale dello Stato, in seguito a un controllo in un discount di Ponte Buggianese (Pistoia): il prodotto riportava in etichetta di essere realizzato «con latte di bufala» mentre in realtà era realizzato grazie prevalentemente a latte di natura vaccina.
Le mozzarelle erano commercializzate adoperando una testa di bovino stampigliata sulla confezione, con evidente richiamo al logo della Mozzarella di Bufala Campana Dop, ed erano poste in vendita nel medesimo scaffale di quest’ultima.
Tutto ciò configurava un indubbio rischio di trarre in inganno il consumatore. Perciò le confezioni di mozzarella falsamente etichettate sono state fatte ritirare dagli scaffali del supermercato. Al responsabile del punto vendita e al confezionatore è stata contestata una sanzione amministrativa di 6.000 euro ciascuno per pratica commerciale ingannevole.
Il Corpo Forestale dello Stato ha precisato in una nota le regole essenziali per non essere tratti in inganno da etichette che evocano prodotti non veri. L’ordine con cui gli ingredienti appaiono in etichetta non è casuale, ma è regolato per legge, ricorda la Forestale.
In particolare, i vari ingredienti devono comparire in ordine decrescente di quantità. Significa che il primo ingrediente dell’elenco è più abbondante del secondo, che a sua volta è più abbondante del terzo e così via. Pertanto, controllando l’ordine degli ingredienti di due prodotti simili possiamo farci un’idea su quale dei due sia qualitativamente migliore. Ad esempio, se nell’etichetta alimentare di due confezioni di biscotti l’ordine di olio extra vergine di oliva e margarina è invertito è meglio scegliere quel prodotto in cui l’olio extra vergine di oliva compare per primo.

Alc F&F srl – Aversa (Ce)
In merito alla segnalazione recepita dal Corpo Forestale di Pistoia, teniamo con la presente a precisare quanto segue:
il prodotto denominato ‘’Fresca di Latte” Mozzarella con latte di bufala è una mozzarella fabbricata impiegando come materia prima una miscela di latte vaccino e di latte di bufala al 30% .
In merito all’etichettatura è doveroso ricordare che la normativa di riferimento va individuata nel D.Lgs. n.109/1992 che, all’art.8 disciplina l’etichettatura dei prodotti alimentari che si diversificano da quelli similari per la presenza di un particolare ingrediente, ovvero il cd ‘’ingrediente caratterizzante evidenziato’’.
In questo caso l’ingrediente caratterizzante è il latte di bufala che diversifica il prodotto in questione da una comune mozzarella di latte vaccino .
Una tale presenza implica l’obbligo di riportare in sede di etichettatura l’indicazione della quantità dell’ingrediente caratterizzante evidenziato; le modalità dell’indicazione quantitativa dell’ingrediente caratterizzante sui contenitori dei prodotti sono indicate dal comma 3 dello stesso art.8. In particolare tale norma prevede che :
a) L’indicazione quantitativa deve essere formulata riportando la percentuale – in questo caso – del latte di bufala impiegato al momento della lavorazione della mozzarella in questione ;
b) Tale indicazione può essere apposta :
in prossimità immediata della denominazione di vendita oppure ancora, nell’elenco degli ingredienti accanto all’ingrediente in questione .
Nel nostro caso la quantità di latte di bufala – da intendersi quale ingrediente caratterizzante – utilizzata per la produzione della Fresca di latte sia indicata sul fronte della confezione in caratteri certamente leggibili al consumatore e nello stesso campo visivo – o , per dirlo in termini di legge “in prossimità immediata” – della denominazione di vendita come previsto dallo stesso decreto legislativo 109/1992.
Tale indicazione poteva essere inserita anche ‘’nell’elenco degli ingredienti accanto l’ingrediente in questione’’; tuttavia, al fine di una maggiore chiarezza e a tutela del consumatore si è scelto di posizionarlo sul fronte della confezione per evitare confusione.
Grazie dell’ospitalità.
Alc F&F srl – Aversa (Ce)