Reggello, vola col parapendio sui cavi Enel: miracolosamente illeso

REGGELLO (Fi) – Si è lanciato con un parapendio ma è finito su un traliccio dell’Enel. Folgorato? No, i cavi hanno retto ed è rimasto sospeso in aria ad alcuni metri di altezza. Tutti con il fiato sospeso, poi all’improvviso il volo a terra. Doppio miracolo: solo qualche contusione. Roba da santi in paradiso. Un po’ meno per gli abitanti della zona che sono rimasti senza energia elettrica per almeno un’ora e mezzo.
È successo oggi 6 ottobre a Reggello. Verso le 12.30 un uomo di 45 anni, residente in quel comune, si è lanciato dalla località Massanera vicino alla vetta del monte Secchieta approfittando della splendida giornata di sole. Una passione coltivata da tempo, ma «abusivamente» perché è risultato che l’uomo non fosse neanche in possesso della prevista idoneità al volo.
Doveva atterrare nei pressi di Cascia, una frazione di Reggello. A poca distanza dall’arrivo per cause ancora da accertare (forse un colpo di vento, ma anche l’inesperienza) l’uomo è rimasto impigliato sui cavi dell’Enel. È rimasto per aria mentre erano già stati allertati i soccorsi. Poi improvvisamente i cavi elettrici hanno ceduto e l’uomo è precipitato, perdendo i sensi. Chi era vicino ha temuto il peggio tanto che dal 118 è partito l’ordine di allerta all’elisoccorso Pegaso. Ma non c’è stato bisogno che si alzasse in volo da Firenze, perché nel frattempo l’uomo era tornato cosciente e rispondeva alle sollecitazioni. È stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Ponte a Niccheri, dove però dopo poco è stato dimesso ed è potuto tornare a casa. Ad accoglierlo c’erano i Carabinieri, che ora valuteranno la sua posizione per decidere su sue eventuali infrazioni. Di certo arriverà il «conto» dall’Enel per il danno (come minimo alcune migliaia di euro) causato al traliccio. Difficilmente otterrà sconti.
