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Admin Ajax.php?action=kernel&p=image&src=%7B%22file%22%3A%22wp Content%2Fuploads%2F2014%2F10%2Ffirenze Manifestazione Scuola Studenti In Movimento2

Scuola: 80.000 studenti di tutt’Italia (2.000 in piazza Duomo a Firenze, 300 a Pisa) protestano contro la riforma Renzi

Manifestazione di studenti
Manifestazione di studenti

FIRENZE – «Siamo i cattivi alunni della buona scuola» con questo striscione si è aperto questa mattina il corteo fiorentino di protesta contro il progetto di Renzi. Gli studenti di tutt’Italia (80 mila secondo le prime stime, di cui oltre 2.000 a Firenze) contestano la riforma della scuola.

Temono la trasformazione della scuola-azienda dove non prevale il merito, lanciano slogan vecchi del tipo: ‘Se non cambierà, lotta dura sarà’. Al corteo, partito da piazza San Marco e e arrivato in piazza Santo Spirito hanno partecipato circa duemila studenti.Al termine del corteo, snodatosi per il centro storico, una parte dei manifestanti è entrato nel liceo
Macchiavelli-Capponi in piazza Frescobaldi, per occuparlo. A Pisa più di 300 studenti degli istituti superiori hanno sfilato in corteo per le vie del centro. Alla manifestazione hanno aderito anche i Cobas, esponenti dell’opposizione interna alla Cgil, Rifondazione comunista e altri gruppi della sinistra radicale. Gli studenti che hanno ripetutamente scandito lo slogan ‘Non siamo aziende, la scuola pubblica non si vende’, hanno concluso il corteo con un presidio sotto la prefettura.
Nel complesso, ripetiamo, sono oltre 80.000 gli studenti scesi in piazza nelle maggiori città italiane per dire al Governo che la ‘#grandebellezzasiamonoi e che il Paese non può permettersi ancora una volta di tagliarci il futuro’. Lo affermano in comunicato l’Unione degli universitari e la Rete studenti. «Oggi più di 80000 studenti sono in tutte le piazze d’Italia per dire che siamo noi la grande bellezza e che il Paese non può permettersi ancora una volta di tagliarci il futuro. Più di 6000 studenti a Palermo, 2000 a Perugia, 1000 a Cagliari, e queste sono solo alcune delle piazze in cui i nostri cortei stanno chiedendo un cambiamento reale al Paese. E’ ora che la politica si faccia carico delle proprie responsabilità e investa veramente sull’istruzione tutta dalla scuola all’università, è necessario che il diritto allo studio non venga più considerato come un fanalino di coda ma diventi pilastro portante del Paese». Le manifestazioni si sono svolte dovunque con tranquillità e non si segnalano particolari incidenti. Ma l’annotazione politica è che, anche i ragazzi, come gli operai delle fabbriche, ora contestano apertamente il presidente del consiglio, non più visto come punto di riferimento.

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