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La stazione Leopolda a Firenze

Firenze, Matteo Renzi: la quinta Leopolda (24-26 ottobre) nasce fra le polemiche nel Pd. L’elenco dei finanziatori

La stazione Leopolda a Firenze
La stazione Leopolda a Firenze

FIRENZE – Prende forma la Leopolda 2014 di Matteo Renzi, quinta edizione dell’evento che dal 24 al 26 ottobre radunerà i sostenitori del premier. Il ministro Maria Elena Boschi ha coordinato i volontari e da lunedì partirà l’allestimento nella ex stazione dove nei tre giorni circoleranno tra 15.000 e 20.000 persone secondo una stima basata sulle edizioni precedenti. L’inizio è per venerdì 24 con una cena per circa 1.000 prenotati e, dopo, la prima sessione di interventi di cinque minuti l’uno sul palco per circa tre ore.

POLEMICHE – Scoppia però la polemica in casa Pd sulla nuova kermesse renziana. Dopo la notizia riportata da “La Stampa” sul finanziamento di due milioni di euro, Stefano Fassina attacca il premier-segretario chiedendogli di usare quei soldi anche per rimpinguare le casse del Pd. Il deputato della minoranza dem pubblica post «al veleno» sulla sua bacheca Facebook: «Una parte dell’establishment italiano finanzia con 2 milioni di euro l’evento. Due domande mi permetto sommessamente di rivolgere al segretario Nazionale del Pd. Per ragioni di opportunità, non si potevano evitare i generosi e certo disinteressati contributi di chi è stato nominato dal Governo Renzi nel cda di importanti aziende pubbliche?». E incalza: «Le ingenti risorse da te raccolte, invece che per la tua corrente, non potevano essere utilizzate per tutto il Pd, ad esempio per aiutare tanti circoli che non riescono a pagare l’affitto e sono costretti a chiudere? Prima il Pd».

FINANZIATORI – Il quotidiano citato riporta i nomi di finanziatori che, nei bilanci (pubblici) della Fondazione Open, hanno dato l’assenso a veder pubblicato il loro nome. Riprendiamo quell’elenco: in cima alla lista dei finanziatori spiccherebbe il nome di Davide Serra, l’uomo di finanza per il quale Renzi si scontrò con Bersani durante le primarie del 2012. Serra avrebbe donato alla causa 175 mila euro. Il secondo finanziamento sarebbe quello di Guido Ghisolfi – proprietario dell’azienda chimica Mossi e Ghisolfi – e sua moglie, Ivana Tanzi (120 mila euro). La Gf Group, una grande azienda alimentare ligure, avrebbe contribuito con 50 mila euro. Ma avrebbero contribuito con importi non piccoli (ventimila euro) anche piccole realtà come l’azienda immobiliare Blau Meer srl, o società come la torinese Simon Fiduciaria (ventimila euro), nel cui consiglio figura anche il nome di Giorgio Gori. Un finanziamento molto importante verrebbe da Alfredo Romeo – imprenditore di Isvafim – che ha donato 60 mila euro. Alla Leopolda avrebbero contribuito anche nomi come Carlo Micheli, figlio di Francesco, finanziere (anche della Premafin di Ligresti). Ci sarebbero la Telit, l’azienda di telefonini, Paolo Fresco e la signora Marie Edmée Jacquelin, che in due hanno offerto 45 mila euro, Renato Giallombardo, uno degli esperti italiani in fusioni, acquisizioni, operazioni di private equity. Non mancherebbe Jacopo Mazzei (diecimila euro). Questi sono i principali finanziatori, ma ne esistono sicuramente altri, se la cifra dichiarata è di 1 milione 905 mila euro.

GESTIONE – Tecnicamente i finanziamenti sono indirizzati alla cassaforte di Renzi, la Fondazione Open. La gestione delle risorse è affidata a Luca Lotti, Marco Carrai e Maria Elena Boschi, che ha contribuito alla manifestazione sborsando di tasca propria 8.800 euro.

MINORANZALa Leopolda non è il solo mal di pancia della minoranza dem, che ha puntato il dito sul calo del tesseramento, accusando Renzi di aver indebolito la ditta per pensare solo ai voti nelle urne e rinfaccia al premier di lavorare per sé stesso più che per il Pd. Vede nella quinta edizione della Leopolda solo un’iniziativa di corrente promossa proprio dal rottamatore che voleva chiudere le correnti. Quanto al costo della Leopolda la fondazione Open e Maria Elena Boschi smentiscono cifre elevate. «La kermesse costerà come gli altri anni – spiega – circa 200mila euro e non ci sono sponsor istituzionali, non ci sono partecipate dello Stato».

Sabato 25 la Leopolda sarà animata dai tavoli di discussione: 50 la mattina, e 50 tavoli il pomeriggio per 100 temi diversi su cui i cittadini potranno confrontarsi direttamente con un parlamentare o un esperto sulla materia. Ad ogni tavolo saranno circa 20 le persone ammesse al dibattito. In serata altri interventi dal palco. Interventi che proseguiranno la mattina di domenica 26 ottobre fino a quello, verso mezzogiorno, di Matteo Renzi a chiusura dell’iniziativa. Renzi, se gli impegni glielo consentiranno, potrebbe essere alla Leopolda in precedenza, anche venerdì sera, per un saluto a volontari e partecipanti.

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