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Enrico Rossi

Sanità: il centrosinistra dice no ai superticket di Rossi

Enrico Rossi
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FIRENZE – La scelta di Rossi d’introdurre il superticket per i ricchi ha fatto discutere moltissimo sindacati e partiti.

CISL – La Cisl si è subito opposta: «Una china che porta a smantellare la sanità pubblica» la definisce Riccardo Cerza, segretario regionale, che chiede di abbandonare «una vecchia demagogia di sinistra che vuol risolvere tutti i problemi facendo pagare i ‘ricchi’. Anche perché, finché l’Italia avrà 150 miliardi di evasione fiscale i ‘ricchi’ (oggi chi guadagna oltre 50 mila euro, ma domani?) saranno sempre gli onesti, per lo più lavoratori dipendenti e pensionati, da cui già proviene la gran parte dell’Irpef».

MAGGIORANZA – La divisione sul tema mette in subbuglio anche lo stesso Pd e la maggioranza che sostiene la giunta. Nella riunione tenuta ieri sono emersi molti malumori e mal di pancia. Anche Daniela Lastri sostiene che il ticket lo pagheranno i soliti noti che contribuiscono già ampiamente a sostenere la sanità con la fiscalità generale. Molti ipotizzano il rischio di una fuga verso la sanità privata, col rischio di togliere risorse a quella pubblica.

SINISTRA – Critiche analoghe provengono anche dall’area a sinistra del Pd. Sel e Prc affermano che il superticket colpirebbe i ‘super ricchi’, a partire da un reddito superiore ai 50mila euro lordi individuale e familiare (tanto per capirci una famiglia composta da un lavoratore dipendente e un precario).
Non c’è che dire: l’ennesima uscita del Governatore contro i ricchi (pensionati e non) non sembra riscuotere molto successo.

Rossi, sanità, superticket

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