Calzature, in Italia consumi a picco. E aumenta la disoccupazione nel settore

FIRENZE – È crisi profonda per il settore calzaturiero italiano. La situazione è delineata da un’indagine di Assocalzaturifici, l’Associazione che rappresenta i calzaturifici italiani, presentata oggi 15 novembre a Firenze.
Nonostante che nei primi sei mesi del 2014 si sia registrata una lieve crescita, per quanto riguarda il valore delle produzioni (+0,6%) e delle esportazioni (+4,5%), la forbice tra domanda interna ed estera ha continuato ad allargarsi, facendo registrare un vero e proprio crollo dei consumi nel nostro Paese.
Segno che, ormai, la crisi si fa sentire su molte fasce della popolazione e non solo sui ceti meno abbienti. La produzione delle aziende calzaturiere diminuisce nei primi sei mesi del 2014 dell’1,6%, nonostante la lieve crescita del fatturato (0,6%). Nel corso dell’intero 2013, in Italia, sono stati prodotti 202 milioni di paia di calzature, per un fatturato di oltre 7,4 miliardi di euro (+4,9% rispetto al 2012).
L’export cresce del 4,5%, in termini di valore, nei primi sette mesi di quest’anno, mentre fa registrare un +0,2% in termini di numeri di calzature esportate. In totale sono stati venduti, fuori dai confini nazionali, 137,4 milioni di paia, 246mila paia in più rispetto al periodo gennaio-luglio 2013: un risultato tutt’altro che brillante, inferiore del 7,3% rispetto ai 148,2 milioni di paia venduti sei anni fa (ovvero ai primi 7 mesi 2008, pre-crisi).
Per quanto riguarda la domanda interna, vanno male i consumi delle famiglie italiane. Dopo la frenata nel 2013 (-6% in volume e -5,8% in spesa), non si è vista nessuna inversione di rotta per consumi, nei primi 8 mesi del 2014, scesi – secondo il Fashion Consumer Panel di Sita Ricerca – del 3,8% in quantità e del 7,3% in spesa, con prezzi medi in ribasso del 3,7%.
Infine, sul fronte occupazionale si registra l’ennesima riduzione nel numero di addetti. Nei primi 9 mesi 2014 il numero di aziende attive, tra industria e artigianato, è sceso di 111 unità, a 5.075 calzaturifici (con un -2,1%, settembre su dicembre); il numero di addetti si è ridotto di 347 unità, attestandosi a 77.746 (con un -0,4 in termini percentuali su dicembre).
