Skip to main content

Euro 2016: Italia e Croazia pari (1-1) fra i fumogeni. Gol di Candreva e Perisic (su papera di Buffon). Pagelle

Italia-Croazia, il vantaggio azzurro siglato dal Candreva
Italia-Croazia, il vantaggio azzurro siglato dal Candreva

MILANO –  Poteva fare il miracolo El Sharawy, entrato solo al 7’ del secondo tempo, ma alla resa dei conti il più pericoloso degli azzurri. Una sua conclusione poco dopo l’ingresso in campo al posto di Immobile finisce pochi centimetri sopra la traversa. Avrebbe potuto essere un gran gol. Appunto un miracolo! Perché, diciamolo chiaramente, la Croazia ha surclassato l’Italia sul piano del gioco e del palleggio. Peccato che i giocatori con le maglie a scacchi, quasi sempre con il pallino in mano, abbiano quei tifosi capaci di combinare guai grossi. Tirando fumogeni che hanno provocato un nebbione dentro lo stadio di San Siro. Tanto che l’arbitro olandese Kuipers ha deciso, nella ripresa, di sospendere la gara per una decina di minuti. Ci si può chiedere come mai è così semplice portare i petardi allo stadio, ma si deve elogiare l’arbitro per la determinazione. Poteva anche sospendere la gara, aprendo la possibilità, per l’Italia, di vincere 3-0 a tavolino. Ma sportivamente parlando, gli azzurri non avrebbero meritato un regalo così grande. L’Italia, anzi, ha avuto un’altra fortuna: il ct avversario, Kovac, ha perso prima della mezz’ora il giocatore in più, il regista della sua nazionale e del Real Madrid: Modric, imprendibile e capace di dettare i ritmi e impostare la manovra. Guaio muscolare, a quanto pare. E stessa cosa sembra essere capitata a Pasqual, uscito nello stesso istante, sostituito da un Soriano piuttosto opaco nel debutto azzurro.

CLASSIFICA – Riguardo alla classifica, diciamo che il pareggio non è da disprezzare: Italia e Croazia restano in testa al girone con 10 punti, seguite dalla Norvegia (9) che ha vinto in Azerbaigian. Mentre la Bulgaria si è fatta imporre il pari casalingo da Malta, sbagliando anche un rigore. Ma naturalmente non è questa la nazionale dei sogni. Vero che mancava Pirlo ed era squalificato Bonucci. Ma è ancora un’Italia sperimentale, immatura soprattutto all’attacco. Immobile e Zaza hanno avuto un ottimo spunto quando sono riusciti a propiziare il bellissimo gol di Candreva, per il resto sono stati sempre impacciati e prevedibili. Meglio, molto meglio, El Sharawy: ma è un solista, uno che deve crearsi spazio e andare in zona tiro da solo. Così facendo poteva scapparci il gol, ma sarebbe stato, appunto, un caso. Il potenziale offensivo vero, questa squadra lo deve ancora trovare ed esprimere. Fortuna che c’è stato un De Rossi assai bravo nell’interdizione e nel rilancio. Così come è andato bene Ranocchia. Mentre è da dimenticare la partita di Buffon: si è fatto passare sotto la pancia il gol di Perisic e, nel finale del primo tempo, è uscito a vuoto, smanacciando, su un pallone ben colpito di tesdta da Olic, che sarebbe finito dentro senza la provvidenziale respinta di Ranocchia sulla linea. E ora? Ci aspetta l’amichevole con l’Albania, a Genova, martedì. Conte potrà tirare il fiato e fare qualche prova. Ripensando a un pareggio, quello con la Croazia, che va inserito fra le cose positive della vita. Poteva andare peggio. Molto peggio.

 MODRIC – Ci sono ancora tracce della rovinosa pioggia e degli allagamenti di sabato, a Milano. Ma si gioca. Oltre 60 mila spettatori a San Siro, compresi cinquemila croati. Alcuni dei quali guardati a vista perché sospettati di essere ultras violenti.  Il campo sembra in buone condizioni. Il sopralluogo della mattinata è finito con parole rassicuranti: il terreno ha drenato perfettamente  il rovescio d’acqua.  Le scelte di Conte sono quelle anticipate, considerate le tante assenze, soprattutto quella di Pirlo, e il precoce ritorno a casa di Balotelli  e Ogbonna. A metà campo  c’è anche Pasqual, l’uomo dai piedi buoni per i cross. Fra i croati molti campioni che fanno pendere il pronostico lievemente dalla loro parte. Manca però Kovacicv, gioiellino interista felicissimo per l’arrivo di un suo estimatore, Mancini, sulla panchina nerazzurra. E proprio una di queste stelle slave, Modric, cervello della nazionale di Kovac e del Real Madrid, comincia a dettare i tempi del match.  C’è subito un intervento di Buffon (6’) per evitare la conclusione di Vida. Poi (9’) ancora Buffon deve bloccare a terra un tiro di Modric da fuori area.

CANDREVA – Ma il calcio è strano: quando meno te l’aspetti l’Italia passa in vantaggio. Candreva (11’) trova l’angolo basso alla destra di Subasic con una rasoiata da diciotto metri. Il merito del gol è comunque delle due punte: Immobile ha difeso un bel pallone, scambiandolo con Zaza che tira, pallone respinto, lui lo recupera e serve Candreva fuori area. Il laziale è solo, ci arriva bene e spara felicemente a rete. Uno a zero. Ma il vantaggio dura poco.  La Croazia reagisce: Rakitic serve Perisic che  si destreggia bene, fa un paio di finte si aggiusta il pallone, tira (15’) e lo spedisce in rete passando, incredibile, sotto la pancia di Buffon. Ahi, portierone! I croati esultano in maniera scomposta e lanciano in campo ben quattro fumogeni. Intervengono i pompieri e anche il capitano croto Srna che va sotto la tribuna dei suoi connazionali e fa cenno di smetterla: c’è il rischio di sospensione della partita.  Che comunque riprende e la Croazia riprende la sua danza: Olic e Modric  sono i signori quasi incontrastati del centrocampo. De Rossi cerca di scuotere i compagni: “Forza, muoviamoci”. Il tasso tecnico croato è notevole, ma ancora una volta imprevedibilmente, Kovac perde il suo talento: Modric s’infortuna (27’) e deve lasciare il posto a Kovacic. Sostituzione anche per l’Italia: fuori Pasqual (ahi, che sfortuna per Manuel) e debutto in azzurro per Soriano.

RANOCCHIA – Rakitic diventa regista. E’ bravo ma non si chiama Modric: respira Marchisio che ha sofferto molto finchè è rimasto in campo il fuoriclasse del Real Madrid.  Candreva si muove bene: scende sulla destra (32’) arriva all’altezza dell’area e lascia partire un ottimo cross al centro, De Sciglio è solo a pochi metri dalla porta ma, oddio, svirgola malamente.  L’Italia si muove molto meglio a centrocampo senza Modric. Il sostituto, Kovacic, pupillo di Mancini, si fa notare solo per un fallo su De Sciglio: rimedia l’ammonizione.  La Croazia sfiora il 2-1 nel recupero: punizione a tre quarti pallone spiovente in area, esce Buffon che smanaccia su Mandzukic, il pallone finisce sulla testa Olic che colpisce bene verso la rete, ma trova lo stinco di Ranocchia che respinge in calcio d’angolo. Stincata davvero provvidenziale per gli azzurri.

ZAZA – In avvio di ripresa Immobile rimedia l’ammonizione per una carica su Vida. Quindi è Zaza in contropiede (2’) che scatta bene, arriva quasi al limite dell’area e tira: para in tuffo, non senza difficoltà, Subasic. Ribaltamento di fronte e Kovacic trova una conclusione fortunosa: para Buffon. Ma è il momento migliore per la Croazia: lo stesso Kovacic e Rakitic prendono il comando del gioco. Si ripete lo schema d’inizio partita, quand’era in campo Modric. Conte prova a rompere l’assedio: toglie Immobile e manda in campo El Sharawy cambiando schema: si passa al 4-4-1-1, ossia difesa a quattro e il Faraone El Sharawy alle spalle di Zaza. Azzurri trincerati nella tre quarti. Non succede spesso di vedere l’Italia così in difficoltà nel cercare di conquistare il pallone in una partita casalinga. Potrebbe scapparci un altro contropiede, con Zaza ben lanciato, ma Vida lo cintura astutamente: sarebbe fallo da ultimo uomo, che comporta l’espulsione. L’arbitro olandese non fischia nulla. Il problema è che i croati si sono impossessati della palla e non la mollano. Tecnicamente sono uno spettacolo: Rakitic, Olic e Kovacic giostrano con eleganza. Conte ne prova un’altra: fuori Zaza e dentro Pellè, autore del gol decisivo a Malta.

SOSPENSIONE – Il pallone è quello bianco, ma gli azzurri fanno fatica a vederlo. Marchisio riesce ad arpionarlo e a mettere in azione El Sharawy: che lo agguanta con balzo fulmineo, scatta verso il centro e lascika partire una rasoiata che passa ad appena venti centimetri sopra la traversa croata. Esce il “vecchio” (35 anni) Olic ed entra un’altra stellina: Kramaric, giocatore del Rijeka per il quale si sta sviluppando una vera e propria asta. Intanto i tifosi croati riprendono il lancio di fumogeni: nebbia fitta a San Siro. Gioco fermo per quasi tre minuti. Ma è un attimo: riesplode un nuovo fumogeno. E allora l’arbitro olandese Kuipers fa cenno ai giocatori: stop, tutti negli spogliatoi. Ma è così facile far entrare i petardi a San Siro? E ancora: i giocatori croati, professionisti di grande qualità, non meritano queste intemperanze dei loro tifosi. Intemperanze che possono costare caro a Srna e compagni: anche la perdita della partita per 0-3 e il rischio di giocare in campo neutro la prossima partita casalinga di qualificazione a Euro 2016.

BADELJ – Squadre negli spogliatoi per meno di 10 minuti. Poi si ritorna in campo. Il gioco riprende. L’Italia, strigliata da Conte, riacquista coraggio. El Sharawy si ritrova un altro bel pallone sui piedi e, dal limite, spara in porta: Vida si sacrifica prendendosi la gran pallonata addosso per respingere. Azzurri più convinti. Pellè offre più profondità. Kovac gioca la terza sostituzione: esce Brozovic ed entra in campo il Badelj, vice Pizarro nella Fiorentina, che si piazza a metà campo per dialogare con Rakitic e Kovacic. E proprio una ripartenza  croata pesca Perisic solissimo sulla sinistra: può avanzare, entrare in area e lasciare partire un’altra gran botta. Però imprecisa, a raso palo a sinistra di Buffon. Italia graziata! Si gioca per altri tre minuti,  recupero abbastanza corto. Poi il fischio finale che sancisce, per l’Italia, un pareggio provvidenziale contro una squadra di gran classe e di elegante palleggio. Resta il rammarico di essersi fatti dominare in casa, un’onta per gli azzurri. E per uno come Conte, che soffre quando deve fare concessioni.

 Tabellino e pagelle

ITALIA (3-5-2): Buffon 5; Darmian 6, Ranocchia 6,5, Chiellini 6;  De Sciglio 5,5, Candreva 7, De Rossi 6,5, Marchisio 6, Pasqual (nel pt dal 28′ Soriano, 6) sv; Zaza (nel st dal 18’ Pellè, 6), Immobile (nel st dal 7’ El Sharawy, 7). All.: Conte, 6,5.

CROAZIA (4-2-3-1): Subasic 5,5; Srna 6, Corluka 6, Vida 6, Pranjic 6,5; Perisic 6,5, Modric (nel pt dal 28’ Kovacic) 7; Brozovic (nel st dal 38’ Badelj, sv) 6, Olic (nel st dal 24’ Kramaric, 6 ) 6,5, Rakitic 6,5; Mandzukic 6. All.: Kovac, 6,5

Arbitro: Kuipers (Olanda) 7

 Marcatori:  nel pt all’11’ Candreva e al 15’Perisic;

Ammoniti: Kovacic, Immobile, Perisic

Spettatori: 63.122 spettatori per 976.170 euro di

QUALIFICAZIONI EURO 2016

Gruppo H

Risultati

  • Azerbaigian-Norvegia 0-1
  • Bulgaria-Malta 1-1
  • Italia-Croazia 1-1

Classifica 

SQUADRA PUNTI GIOCATE VITTORIE PARI SCONFITTE GOL FATTI GOL SUBITI
Croazia 10 4 3 1 0 10 1
Italia 10 4 3 1 0 6 2
Norvegia 9 4 3 0 1 6 3
Bulgaria 4 4 1 1 2 4 5
Malta 1 4 0 1 3 1 7
Azerbaigian 0 4 0 0 4 2 11

 

Prossimo turno (28/3/2015):

  • Croazia-Norvegia
  • Azerbaigian-Malta
  • Bulgaria-Italia

 

Croazia, Euro 2016, Italia


Sandro Bennucci

Direttore del Firenze Post Scrivi al Direttore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741