Viareggio, pestaggio nella notte di Halloween: Manuele Iacconi è morto dopo un mese di agonia
LIVORNO – È deceduto oggi 30 novembre all’ospedale di Livorno – dove era ricoverato in stato di coma -, Manuele Iacconi, 34 anni di Massarosa. Il 31 ottobre scorso, nella notte di Halloween, il giovane era stato vittima di una brutale aggressione in Darsena a Viareggio.
Dell’aggressione si è autoaccusato un ragazzo di 17 anni, viareggino, che ha dichiarato di avere agito da solo. La sua versione dei fatti però non è stata ritenuta veritiera dagli inquirenti. E attualmente gli indagati sono oltre una decina. Manuele Iacconi era stato sottoposto ieri a un nuovo intervento chirurgico alla carotide ma non ce l’ha fatta.
L’aggressione a Manuele Iacconi era avvenuta nella notte tra il 31 ottobre e l’1 novembre. Il giovane passava in Darsena a Viareggio con la sua auto. A un incrocio, dove erano radunate diverse persone – tra cui ragazzi in motorino -, c’è stato un problema di viabilità, sembra una precedenza non rispettata.
Sono volate offese, l’automobilista è stato circondato e a un certo punto colpito. Uno o più ragazzi – le indagini devono stabilirlo – addirittura hanno impugnato il casco per colpire ancora più forte. Il 34enne ha perso conoscenza. Il gruppo si è disperso, mentre arrivava l’ambulanza. Si indaga ora sul «branco»: fra gli indagati, oltre dieci, anche alcuni minori. Un 17enne si è presentato – accompagnato dai suoi avvocati – al commissariato di polizia di Viareggio dove si è autoaccusato di essere l’unico aggressore di Iacconi.
«Sono stato io, l’ho picchiato io da solo», avrebbe detto agli investigatori. Ma il suo racconto non convince: potrebbero averlo mandato i veri aggressori, sapendo che un minorenne non rischia l’arresto come un maggiorenne. E comunque ci sono testimoni che parlano di più persone che si sarebbero scagliate contro Iacconi.
La senatrice del Pd Manuale Granaiola è intervenuta sulla vicenda: «Apprendo con sgomento della morte di Emanuele Iacconi, il giovane di Massarosa aggredito a Viareggio, in Darsena la notte di Halloween. Emanuele, vittima innocente di un insensato, brutale e criminale atto di violenza – dice – non ha vinto la sua estrema battaglia per la vita. Ai familiari ed agli amici va tutta la mia umana solidarietà. Con lui è stata colpita l’intera città».