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Fiorentina, poker a Cagliari: 0-4. Doppietta di Mati Fernandez. E si sblocca anche Mario Gomez. Pagelle

Mario Gomez (che non segnava dal 16 marzo, con il Chievo) e Mati Fernandez, grandi protagonisti della vittoria di Cagliari
Mario Gomez (che non segnava dal 16 marzo, con il Chievo) e Mati Fernandez, grandi protagonisti della vittoria di Cagliari

CAGLIARI – E tre! Da domenica 23 a domenica 30 novembre, la Fiorentina inanella tre vittorie consecutive. Vince e convince a Cagliari, dopo aver violato Verona e anche Guingamp nell’infrasettimanale di Euroleague. Umilia Zeman con un sontuoso e inappellabile zero a quattro. Irresistibile! E ora? Sì ci sarebbe tanta voglia di fare un poker anche di vittorie. Sì, ovvio: dopo il poker di gol ci sarebbe tanta voglia di coronare il gran sogno con un gran regalo di Natale anticipato: mettere sotto, venerdì sera, 5 dicembre, anche la Juve. E’ chiedere troppo? No, guardate questa squadra che pareva moribonda dopo il secondo kappaò consecutivo (a Genova con la Sampdoria e con la Lazio al Franchi) è stata resuscitata quasi d’incanto da Montella, capace di guidarla a un bell’avvio di rimonta in campionato e alla qualificazione ai sedicesimi in Europa. Di più: l’allenatore è bravo anche a dimostrare la qualità delle sue scelte, resistendo anche alle spinte della piazza. Che avrebbe voluto in campo a Cagliari il divo della partita in Francia: Marko Marin.

GOMEZ – Invece ha avuto buon intuito, Montella: in Sardegna ha indovinato una gran doppietta Mati Fernandez, finalmente in grado, al terzo campionato in viola, di esprimersi al meglio. Anche come goleador. Straordinaria la sua punizione (17’) capace di sbloccare il risultato e implacabile la conclusione del raddoppio, favorito da Mario Gomez, capace di infastidire i difensori cagliaritani. Eppoi, ecco l’altro miracolo di giornata: Gomez che riesce finalmente a sbloccarsi e a ritrovare il gol. Quel gol che gli mancava da otto mesi (16 marzo, contro il Chievo) e che era diventato un qualcosa di ossessionante. Non a caso tutti i compagni gli sono saltati addosso per festeggiare la fine di un incubo. Tanto che viene celebrato con assai minore enfasi il quarto gol, segnato da Cuadrado. Che poco dopo, giustamente, è stato sostituito da Montella: fuori lui e fuori anche Savic, entrambi diffidati. E mantenuti integri per la sfida con la Juve. Si può aggiungere che tutta la squadra, in Sardegna, ha reso secondo le aspettative. Magari facilitata dalla manìa, tutta zemaniana, di sfidarla sul piano della manovra, senza tener conto che fra la Fiorentina e il Cagliari ci sono almeno tre spanne di differenza sul piano tecnico e qualitativo. Evvai viola! Tre vittorie su tre. Ora comincia la grande attesa: verso le 20,45 di venerdì 5 dicembre. Per ospitare Massimiliano Allegri e la banda bianconera.

JOAQUIN – Non ci voleva il mago per capire che, nonostante il furor di popolo, Marko Marin sarebbe andato in

Cagliari-Fiorentina 0-4, l'esultanza dei viola
Cagliari-Fiorentina 0-4, l’esultanza dei viola

panchina. Montella ad aiutare Maio Gomez e Cuadrado ha preferito mandarci Joaquin, come domenica scorsa a Verona. Ignorando quel che è successo a Guincamp, giovedì, in Euroleague. Ma il tecnico ci vede giusto fin dall’inizio. La Fiorentina comincia bene: Cuadrado scappa sulla fascia sinistra (2’) e viene messo giù da Rossettini al limite dell’area. Punizione diretta: batte bene Mati Fernandez, indirizzando sotto la traversa, ma Cragno, portiere cagliaritano assai vigile, risponde volando e deviando in angolo. Zeman, preoccupato, impartisce un paio di ordini: i sardi ripartono. All’8’ Ibarbo spunta in area, quasi davanti a Neto, ma arriva Savic, in scivolata, che riesce a fermarlo buttandola oltre il fondo. Angolo cagliaritano. E Ibarbo continua a imperversare su un pallone che fluttua nell’area viola, fino a quando Borja Valero lo allontana calciando via.

MATI FERNANDEZ – Viola ancora vicini al gol (16’) su angolo di Mati Fernandez, pallone toccato da Alonso che scappa dalle mani di Cragno, poi la difesa libera. Ma Cuadrado intercetta e viene buttato giù. Altra punizione diretta: Mati Fernandez, da posizione molto angolata, ci riprova, con un tiro teso e diretto in porta. Cragno, piazzato male, vede in ritardo la traiettoria e il pallone (17’) va dentro. E’ gol. Fiorentina in vantaggio. Diciamo pure meritatamente. Il Cagliari cerca di ripartire, prova a trovare spazi in mezzo al campo, dove però Borja e Pizarro non concedono nulla. Del resto, se il Cagliari non ha mai vinto in casa una ragione ci sarà. Gli zemaniani non riescono a muoversi nello stretto. Tuttavia, al 24’ Ekdal riesce a farsi largo: si aggiusta il pallone in area, tira ma Gomez si sostituisce a difensori e portiere e fa scudo con il proprio corpo. E altro brivido (31’) su colpo di testa di Ceppitelli in area, deviato da Neto che si distende e tocca: lì c’è di nuovo Gomez in veste di difensore che mette in angolo rischiando l’autogol. Perché questi pericoli? Semplice: conoscendo le squadre di Zeman, Montella ha ordinato di serrare le file, di chiudersi a metà campo quasi a testuggine per ridurre ancor più gli spazi e le possibilità di ripartenza a un Cagliari che viceversa avrebbe bisogno di spazi per manovrare e impostare. Ci sono spunti individui, come quello di Ibarbo (41’) lanciato a rete e murato dall’uscita di piede, fuori area, di un Neto capace di leggere benissimo l’azione e che non sembra per nulla risentire del tiramolla con la società per il rinnovo del contratto. Un giro d’orologio dopo (42’) la Fiorentina si ritriova in zona gol: tira Mati ma indovinate chi incoccia? Gomez: stavolta in veste di difensore per il Cagliari. Che riparte, Ibarbo fa il fumo in area viola, eludendo l’intera difesa (Savic, Basanta, Gonzalo) ma toccando troppo lateralmente. Poi il fischio: riposo.

DOPPIETTA – La ripresa si apre con l’ennesimo fallo di Rossettini su Cuadrado. Randella il difensore cagliaritano: e pensare che, d’estate, poteva essere il grande acquisto viola.. Il Cagliari però si scuote grazie a Pisano: che cappa da destra mette in mezzo per Cossu, respinta con il petto da Savic, Cossu ci prova ma Neto para a terra, quasi sulla linea di porta. Non è finito il brivido sulla schiena dei tifosi viola che Farias si trova con il apllone in area, solo, tira ma incoccia Savic. Sempre lui: come un prode soldatino sulla frontiera del Piave. Per fortuna c’era lui, Savic, visto che Neto, questa volta, era fuori causa. Ripartenza viola: Joaquin si fa murare da Rossettini al momento del tiro. Ma poco male: la Fiorentina resta lì, nell’area sarda, Mario Gomez fa una magia rubando palla a Rossettini con un doppio passo, serve Mati che è lì vicino, controlla dal limite e per Cragno non c’è scampo (10’). Mati Fernandez indirizza all’angolo basso, alla sinistra del portiere cagliaritano, siglando la sua prima doppietta. Evvai Fiorentina! Il Cagliari avverte la mazzata. Zeman se la prende con i suoi difensori, anche con il portiere. Ma i viola mostrano più qualità. Ora vogliono far segnare Gomez: Cuadrado lo serve al bacio (15’) ma lui, il tedescone, forse per la troppa foga,e la gran voglia di trovare quel benedetto gol che gli manca tanto, sparacchia altissimo. Ahi, ahi Mario. Ma tranquilli, Mario lo cerca e lo vuole, questo gol: che finalmente trova al 24’, scappando verso l’area insieme a Joquin. Ha davanti Cragno, potrebbe anche passare, ma no: decide di tentare e indovina l’angolo basso alla destra del portiere sardo. Gol!. Sì, è il gol che Marione fortemente voleva. Si è sbloccato. Chissà se, ora, farà il bis, venerdì prossimo contro la Juve. Intanto ci pensa Cuadrado < fare quaterna: la difesa del Cagliari è devastata e il colombiano affonda come nel burro. Poi Montella sostituisce lui e Savic (dentro Tomovic e Vargas) per non correre rischi: nel senso che sono entrambi diffidati e bisogna evitare l’ammonizione che potrebbe impedir loro di giocare contro Madama. Il Cagliari vorrebbe segnare almeno il gol della bandiera, ma Longo la manda sul palo. Finisce così: 0-4. E credete, vincere a Cagliari fa sempre piacere. Soprattutto se si pensa alle ferite del passato, anche a quel pareggio dell’ultima giornata del campionato 1981-82 che impedì ai viola di vincere lo scudetto. Sì, il campionato di … meglio secondi che ladri. Vinse il titolo la Juve. Ma è un’altra storia. Magari ripensiamoci fra cinque giorni. Chissa che dopo aver esorcizzato le partite in Sardegna…

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Sandro Bennucci

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