Firenze: l’albero killer delle Cascine crollò perché era stato potato male

FIRENZE – Un errore umano nella potatura. Sarebbe questa la causa all’origine della caduta del ramo di un albero, nel parco delle Cascine, che il 27 giugno scorso colpì e uccise la signora Donatella Mugnaini, 51 anni, e la sua nipotina Alice, di 2 anni.
È il risultato emerso dalla perizia disposta dall’accusa, in base alla quale il ramo sarebbe stato fatto crescere troppo. Nei prossimi giorni il numero degli indagati, al momento sette, potrebbe diminuire alla luce di quanto accertato. Nelle ore successive alla tragedia la procura di Firenze aveva aperto un fascicolo per omicidio colposo e lesioni colpose. Dopo qualche giorno risultavano indagati 4 dipendenti di Palazzo Vecchio: il direttore e tre tecnici dell’ufficio Verde pubblico del Comune di Firenze. Dallo scorso 22 luglio gli indagati sono saliti appunto a 7: vi erano stati aggiunti il direttore tecnico e due agronomi di una cooperativa bolognese.
Già lo scorso 30 giugno, nei giorni immediatamente seguenti alla tragedia, era emerso, in base a una perizia della Forestale, che il ramo crollato era sano ma che pesava ben 7 quintali ed era incrinato.
